Il patrimonio dell’imprenditore edile Giuseppe Scaduto, 76 anni, già reggente del mandamento mafioso di Bagheria e detenuto, è stato definitivamente acquisito dallo Stato.
I beni, per un valore stimato di 1,5 milioni di euro, erano già stati confiscati nel 2018 con un provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Palermo.
Il provvedimento di confisca definitiva riguarda l’intero capitale sociale e relativo complesso di beni aziendali della società Rinascimento Hotels srl con sede a Palermo, della società Scaduto costruzioni srl con sede a Bagheria, della società Sca.Bi.Oil srl Unipersonale con sede a Bagheria e della società Scaduto immobiliare srl anch’essa con sede a Bagheria.
Confiscati anche due terreni e due fabbricati rurali a Palermo, tre case e tre magazzini a Bagheria e 10 rapporti bancari. Scaduto, arrestato nell’ambito dell’operazione denominata “Perseo”, in passato è stato condannato anche per ricettazione, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti ed altro.
Nel 2012 è stato condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione. Nell’ottobre 2017 veniva nuovamente tratto in arresto per estorsione aggravata in concorso e condannato nel 2019 dalla Corte di Appello di Palermo a 10 anni di reclusione. Nel settembre 2021, mentre scontava la pena, è stato raggiunto da un ulteriore provvedimento di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione e rapina aggravata.