Politica

Ballottaggi, il centrosinistra si prende Roma e Torino, ma trionfa l’astensionismo

A Roma e Torino il centrosinistra festeggia la vittoria di Roberto Gualtieri e di Stefano Lo Russo, anche se lo spoglio è ancora in corso.

Il centrosinistra si avvia dunque a conquistare cinque dei sei capoluoghi di Regione al voto, e in particolare le cinque maggiori città: oltre a Milano, Bologna e Napoli, vinte al primo turno, portati a casa anche i sindaci di Roma e Torino.

Rimane invece in bilico Trieste. Nel 2016 dei sei capoluoghi di Regione il centrosinistra aveva riportato la vittoria solo a Milano (con Beppe Sala) e Bologna (Virginio Merola), mentre M5s si era imposto sotto la Mole (Chiara Appendino) e nella Capitale (Virginia Raggi). A Napoli aveva vinto Luigi De Magistris al ballottaggio sul centrodestra, mentre quest’ultimo aveva conquistato Trieste con Dipiazza, oggi sfidato da Francesco Russo.

“Grande soddisfazione, i risultati delle proiezioni stanno confermando le percezioni che avevamo. Il centrosinistra unito vince quasi ovunque“, ha detti Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd, commentando il voto al Nazareno.

Trionfa l’astensionismo

Alla chiusura dei seggi è del 43,94% l’affluenza alle urne rilevata per il turno di ballottaggio nei 63 Comuni centri chiamati al voto (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia). Al primo turno alla chiusura dei seggi aveva votato il 52,67%.

Dunque ha votato molto meno della metà degli elettori, con un calo di circa 9 punti percentuali rispetto all’affluenza, pur bassa, di due settimane fa.