L'Astrolabio

Bambini al museo non più un tabù

Essere viaggiatori non è precluso a chi decide di portare con sé i propri figli. Con le opportune scelte l’esperienza può essere un arricchimento per tutti. È chiaro che se l’idea è quella di un percorso classico al museo, dove il solo calpestio del pavimento funge da elemento di disturbo e dove non si prevedano esperienze immersive e interazioni multimediali, allora l’esperienza potrà risultare poco allettante anche per un adulto. Inadeguata sicuramente ai più piccoli. Se, invece, si pensa ad un “Children’s Museum” da visitare insieme ai propri figli, allora tutto cambia. Sul territorio del Bel Paese, da Nord a Sud, le possibilità non mancano.

Partiamo dal Nord, con il Museo del Cinema di Torino, dove tutto è a portata di bimbo/a e dove si potrà apprendere non solo come nasce un film ma anche un cartone animato. E così, in un ambiente interattivo, dove diverse sono le attività realizzate per i più piccoli e non, tra laboratori e visite guidate si potranno fare scoperte interessanti toccando con mano, agendo, manipolando.

Si potrebbe continuare facendo tappa a Firenze, a Palazzo Vecchio (o Palazzo della Signoria) dove ospiti nella reggia di Cosimo I si potranno fare visite-gioco e attività ideate per bambini e famiglie. Qui il fascino della storia prenderà vita tra racconti animati, giochi e percorsi segreti in compagnia dei personaggi della corte.

Scendendo verso il Centro dello stivale si potrebbe visitare Explora, il Museo dei Bambini di Roma. Progettato in collaborazione con l’Istituto di Psicologia del Cnr, offre attività varie e mirate dai tre a dodici anni.

Per i più golosi, immancabile la visita alla storica Fabbrica del cioccolato di Perugia, che è anche Museo storico e dove i giovani visitatori potranno imparare a preparare “dolcezze” alla Scuola del Cioccolato.

E giungiamo in Sicilia, dove a Catania con i più piccoli si potrà visitare il MuZoo, il Museo di Zoologia e Casa delle farfalle; mentre a Palermo si visiterà il Mini Mupa, il Museo dei Bambini dove “sperimenta, scopri, tocca, osserva e annusa” sono le parole d’ordine alla scoperta della storia. Dunque, zainetto in spalla e via.