La banca deve restituire i soldi al correntista se questo è vittima di truffa da clonazione della sua carta bancomat.
Con la sentenza n. 2455/2020, il tribunale di Lecce ha ritenuto responsabile Poste Italiane del danno patito da un ignaro pensionato per la clonazione della sua carta bancoposta. La sentenza sancisce la assoluta responsabilità della banca qualora la carta magnetica venga usata da truffatori, a condizione che il titolare ne faccia tempestiva denuncia.
La vicenda trae origine dall’esposto di un pensionato, cliente Bancoposta, vittima di una truffa per il tramite della clonazione della carta bancomat, il quale aveva notato che dal sul suo conto corrente venivano effettuate operazioni di prelievo da lui mai autorizzate né disposte. Si era rivolto alla stessa banca per ottenere chiarimenti e la restituzione di quanto si era visto derubato, oltre euro 6000, ma la banca aveva respinto ogni responsabilità.
Assistito dagli avvocati Francesco Toto del Foro di Lecce e in collaborazione con lo Studio legale Galfo del Foro di Ragusa, decideva di agire in giudizio nei confronti di Poste Italiane, condannata dal tribunale ordinario di Lecce al risarcimento del danno e alla restituzione del denaro illegittimamente prelevato al cliente, oltre interessi e rivalutazione.