“Il Governatore Musumeci continua a offendere la dignità dei siciliani che non si rassegnano e che lo criticano per le discutibili scelte che hanno portato nella Giunta Regionale un esponente della Lega, affidandogli l’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità siciliana”.
Lo dice la senatrice messinese Grazia D’Angelo (M5S).
“Dopo il recente scivolone avvenuto nel corso di una trasmissione televisiva- aggiunge -, in cui ha affermato di ignorare il concetto di Identità siciliana, definendola una fesseria, ha adesso qualificato come sparuta minoranza di poveretti con problemi personali e familiari che hanno sequestrato la democrazia, i tantissimi siciliani che hanno legittimamente e in modo pacifico contestato questa nomina, attraverso canali social e non solo. Non è comunque possibile accettare questo paradosso: un Assessore che gestirà il nostro immenso patrimonio culturale che è espressione di una forza politica che non ci appartiene, né per storia, né per princìpi”.
“Le parole pronunciate pubblicamente dal governatore Musumeci non lasciano spazio a molte interpretazioni e spiace constatare che la pagina triste non è rappresentata da questa protesta. La pagina triste, piuttosto, è un Presidente della Regione Sicilia, che dovrebbe essere lui stesso portavoce, simbolo e garante dell’Identità siciliana e che si reso, invece, artefice di un baratto politico per garantirsi una poltrona quando gli scenari, prima o poi, cambieranno” conclude.