Ha portato un messaggio di pace Mario Draghi alla Casa Bianca, rinsaldando e puntellando il rapporto ritrovato con l’alleato, condannando con forza quanto avviene ogni ora sotto il cielo dell’Ucraina -“massacri”, “violenza” e “macelleria” di cui gli italiani e gli europei chiedono la fine- ma anche invitando il Presidente Joe Biden ad “utilizzare ogni canale per la pace, diretto e indiretto” per arrivare “a un cessate il fuoco e l’avvio di negoziati credibili”. E lo fa all’indomani della decisione degli States di adottare una legge per velocizzare e oliare la fornitura di armi a Kiev, ispirata a una misura del ’41 che permise agli Stati Uniti di Roosevelt di armare l’esercito britannico di Hitler. E mentre a Roma alcuni tasselli della sua maggioranza continuano a fibrillare, leggi M5S e Lega.
Arriva alla Casa Bianca con 10 minuti di anticipo Draghi, per gli americani ‘the unitalian’ proprio per quel sembrare, quanto meno ai loro occhi, così poco italiano. L’accoglienza che Biden gli riserva è calorosa: sorrisi e sguardi di intesa sotto i ritratti dei grandi Presidenti Usa del passato. La condanna all’invasione russa dell’Ucraina è unanime e ferma. “Putin pensava di dividerci ma ha fallito”, hanno convenuto. Di più: per Draghi “la guerra in Ucraina ha ulteriormente rafforzato l’unione” tra Roma e Washington.
“In Italia e in Europa le persone adesso vogliono la fine di questi massacri, di questa violenza e di questa macelleria e le persone pensano cosa possiamo fare per portare la pace”, è il messaggio che il premier consegna all’amico americano. Anche per gli Usa, la soluzione diplomatica è la via da perseguire ma “allo stato attuale non sembra che la Russia sia interessata ai colloqui di pace”, sottolinea la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.
Prima di chiudere le dichiarazioni e dare il via a un faccia a faccia dove il conflitto in Ucraina, il tema delle sanzioni e della diversificazione energetica promettono di farla da padrone, Draghi ha anche parlato dell’Ue, rimarcando l’unità del Vecchio Continente in ore in cui, sulle sanzioni, si registrano divisioni e distinguo, con uno sguardo fiducioso sulla strada che l’Europa dovrà percorrere.
“Quello che sta succedendo in Ucraina ha portato un drastico cambiamento nell’Ue, eravamo vicini e ora siamo ancora più vicini e so che possiamo contare sul vostro sostegno come un sincero amico dell’Ue e dell’Italia”. E proprio in Biden il premier italiano potrebbe trovare un alleato prezioso nella battaglia europea per imporre un tetto al prezzo del gas, soluzione caldeggiata dall’Italia. Biden, del resto, è consapevole di quanto l’Ue giochi un ruolo fondamentale per gli Usa nella partita della guerra in Ucraina.
“Un’Unione Europea forte – ha detto – è nell’interesse degli Stati Uniti. Fa bene a tutti”. Al termine del breve ‘spray’ -nel gergo della Casa Bianca il breve scambio di dichiarazioni tra i leader che anticipa i bilaterali- arriva un fuoco di domande urlate dai cronisti, soprattutto americani. Draghi e Biden non si prestano alle risposte ma non risparmiano sorrisi: l’intesa è piena.
Nel corso del bilaterale, dove il tema delle armi sarebbe rimasto fuori, Draghi ha sollevato con convinzione il tema della pace e del percorso per arrivare a un cessate il fuoco. “Molti in Europa – le sue parole a Biden – condividono la nostra posizione unita nell’aiutare l’Ucraina, e nel sanzionare la Russia. Ma si chiedono anche: come possiamo mettere fine a queste atrocità? Come possiamo arrivare a un cessate il fuoco? Come possiamo promuovere dei negoziati credibili per costruire una pace duratura? Al momento è difficile avere risposte, ma dobbiamo interrogarci seriamente su queste domande”.
“La pace sarà quello che vorranno gli ucraini, non quello che vorranno altri”, ha inoltre rimarcato il premier incassando un “sono d’accordo” di Biden che in ambiente di Palazzo Chigi salutano con enfasi. Come i complimenti, graditissimi, di Potus sui passi compiuti dall’Italia per recidere il cordone ombelicale da Mosca sul gas. “Mi congratulo con te per quello che hai fatto sul fronte della diversificazione energetica. È più di quello che sarei riuscito a fare io!”, ha riconosciuto Biden. Sul fronte del petrolio, l’inquilino della Casa Bianca ha riaffermato la disponibilità degli States ad aumentare la produzione, “ma vogliamo anche mantenere i nostri obiettivi di transizione energetica”.
Come da attese, Draghi ha poi sollevato il dossier price cap. “L’invasione della Russia ha fatto salire il prezzo del gas a livelli molto alti – ha ricordato nel bilaterale durato poco più di un’ora -. C’è bisogno di un tetto a” prezzo del gas a livello europeo. E c’è bisogno che l’Europa sia unita nel gestire anche finanziariamente le sfide che abbiamo davanti: la difesa, la ricostruzione del’Ucraina, i costi della crisi”.