ROMA – All’ombra delle Bandiere verdi fioriscono i servizi per le famiglie e il mare diventa sempre più a misura di bimbi. “In 15 anni” questa ‘guida’ alle spiagge adatte ai piccoli bagnanti “ha fatto cambiare il modo di vivere il mare ai baby-italiani. Le località ora cercano il turismo familiare. E se prima bimbi ‘in ferie’ andavano a letto presto, ora vengono proposti servizi di animazione, divertimento, ed è stato sdoganato il dopocena dei piccoli. In spiaggia massima libertà nelle località ‘amiche’ e attenzione per le esigenze delle famiglie. Con una certezza: quando stanno bene i genitori, stanno bene anche i bambini”.
A raccontare la rivoluzione ‘Bandiere verdi’ è il pediatra Italo Farnetani, l’ideatore dell’iniziativa che negli anni ha visto crescere sempre di più il numero di spiagge ideali per questa fascia di popolazione: nell’edizione 2022 sono 153, di cui 145 in Italia e 8 all’estero. A sceglierle 2.860 pediatri, che hanno collaborato a titolo gratuito allo studio iniziato nel 2008.
Il 15esimo anniversario del vessillo verde è tempo per un bilancio e per guardare al futuro: “Una possibile evoluzione? Noi invitiamo le località che sono state insignite con la bandiera verde, i loro sindaci, a spendersi perché vendano garantiti servizi di telemedicina perché questa può facilitare la disponibilità di un’assistenza pediatrica diffusa – è l’appello di Farnetani – Il bambino non è un piccolo uomo, ma un essere a se stante e ha bisogno del suo medico, che è il pediatra. La tecnologia può diventare un’alleata per vacanze sempre più sicure, facilitando consulenze pediatriche anche laddove c’è carenza di camici bianchi dei bimbi. E in futuro anche la robotica potrà dare il suo contributo”.
La speranza è dunque che il percorso di crescita all’insegna delle bandiere verdi continui, sottolinea Farnetani. “Questi riconoscimenti sono stati motore di sviluppo dei servizi per bambini e adolescenti. Non c’è stata una località con bandiera verde che non abbia investito. Sono fioriti da agevolazioni negli hotel a pulmini per facilitare gli spostamenti delle famiglie, dai giochi attrezzati in spiaggia ai menu per i piccoli. E ancora, negli anni sono cresciuti i servizi sanitari come le guardie pediatriche, le piste ciclabili e tanto altro. Sono anche orgoglioso del fatto che in 15 anni non si sia mai dovuta togliere una bandiera verde. Le località hanno sempre mantenuto le promesse e le qualità di mete estive per bimbi. A testimonianza della serietà con cui si fanno verifiche e selezioni. Qui non ci sono autocandidature, sono i pediatri a proporre e scegliere le spiagge adatte. è un parere medico a tutti gli effetti”.
“I club e locali ‘no kids’ ormai sono un ricordo”, riflette il pediatra, e l’Italia con le sue lunghe coste è presente da Nord a Sud in questa sfida del turismo a misura di bimbi. “Non c’è regione bagnata dal mare che non abbia la sua bandiera verde. C’è una distribuzione territoriale che tocca tutta l’Italia”, evidenzia Farnetani. “Il risultato è stato molto positivo”, rimarca l’esperto che esprime “soddisfazione per l’esempio dato dai pediatri e per la loro generosità. Si sono spesi per questa iniziativa, il Comitato scientifico ha lavorato pagandosi di persona gli spostamenti per verifiche e sopralluoghi”.
In questa occasione si parla di telemedicina “perché – osserva Farnetani – come è noto è sempre più diffusa la carenza di pediatri sia in Italia che in Europa. E poiché c’è stata un’internazionalizzazione crescente delle bandiere verdi, con l’aumento delle località straniere insignite, ci si confronta anche con realtà come l’Africa dove i servizi sanitari si concentrano solo in grandi città. Ecco, in tutte queste situazioni la telemedicina può aiutare. Pensiamo anche alle piccole isole. Dove i servizi pediatrici sono stati chiusi o ridotti, la telemedicina può garantire ugualmente la presenza ‘digitale’ del pediatra. Collegandosi con i centri più grandi, con i poli attivi nelle città principali. E può essere un modo per consentire interventi immediati anche per problemi più banali come una reazione allergica scatenata dal contatto con una medusa o un mal d’orecchie”.
Altro tema cruciale per lo specialista è il salvataggio e la sicurezza delle spiagge. “In occasione del Convegno nazionale delle Bandiere verdi, che si terrà il 9 luglio a Mazara del Vallo (Trapani) – preannuncia – sarà attrezzato in un piazzale un Posto medico avanzato (Pma) da parte del Corpo militare della Croce rossa di Palermo. Verrà simulato un salvataggio in mare per far vedere come si può garantire la sicurezza. Mi chiedono sempre: qual è la spiaggia dove non si deve andare? La risposta è: dove non c’è un sistema di salvataggio e assistenti di spiaggia. Per questo alle località bandiere verdi sollecitiamo interventi e chiediamo attenzione anche sull’aspetto ‘mare sicuro’”.