Potrebbe non essere morto a causa della fuga di gas il bimbo di 4 anni di Petralia Soprana, in provincia di Palermo, che lunedì 16 ottobre ha perso la vita in una masseria di contrada San Giovanni Sgadari.
Inizialmente, la madre avrebbe trovato il piccolo che non respirava e ha chiamato i soccorsi, riferendo di aver sentito un forte odore di gas in casa.
Tuttavia, così come sottolineato dal sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, “sembra che i vigili del fuoco non abbiano riscontrato alcuna fuga. La mamma era sconvolta, ha chiamato i soccorsi e gli è andata incontro per cercare di abbreviare i tempi”.
Sul posto sarebbe giunto un rianimatore ma, nonostante i ripetuti tentativi salvavita che si sono protratti per un’ora, per il bambino non ci sarebbe stato nulla da fare. Si cercherà quindi di capire cosa possa aver spinto il piccolo al decesso.
Il corpo del bambino si trova attualmente in obitorio, dove è stata effettuata l’ispezione cadaverica. Nelle prossime ore si deciderà se procedere o meno con l’autopsia. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Termini Imerese.