Consumo

Black friday, attesa spesa media di 116 euro

CATANIA – Conto alla rovescia per il giorno più atteso dai consumatori: il 29 novembre, domani, sarà il Black Friday, vero antipasto della corsa allo shopping natalizio. Secondo le previsioni rapportate dal sito di e-commerce E-Bay, gli italiani quest’anno sono pronti a spendere in media 116 euro. In oltre 20,5 milioni faranno acquisti per un giro d’affari di 2 miliardi e 380 milioni di euro.

Le categorie che saranno prese d’assalto saranno l’elettronica (indicata dal 62%), seguita da abbigliamento, scarpe e accessori (43%), articoli per casa e giardino (14%) e fai da te (12%).

Stando, invece, ai dati pubblicati dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, quest’anno per il Black Friday, a livello mondiale, gli acquisti online raggiungeranno i 3 mila miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto al 2018. La Cina si conferma il primo mercato con 1.320 miliardi di euro (+26%) e un tasso di penetrazione dell’online su totale retail pari al 21%, con l’Italia che si posiziona con 31,6 miliardi di euro (+15%) e 7,3% di penetrazione degli acquisti online.

La parola d’ordine come sempre sarà la convenienza: in Italia l’89% degli acquirenti online guarda al prezzo, come requisito primario e determinante sulla scelta del prodotto, a seguire pesa sulla scelta la rapidità nella consegna. Così afferma un altro studio, condotto da Ups. La società di logistica spiega come per i clienti sia anche fondamentale fare delle ricerche prima di procedere agli acquisti. Il 94% dei clienti italiani agisce secondo questo modus operandi, e le generazioni più giovani sono quelle che si lasciano influenzare di più dalle recensioni dei clienti. Informazioni sul prezzo del prodotto e sugli sconti (89%), opzioni di consegna che comprendono velocità e costi (62%) e dettagli del prodotto e le alternative (44%) costituiscono i fattori di ricerca principali. In più, quando lo shopping è fatto su siti stranieri, il 94% degli acquirenti italiani ha dichiarato, prima di completare l’acquisto, di studiare minuziosamente la voce dedicata alle spese di spedizione, inclusi dazi e tasse.

Come detto, la rapidità non costituisce un elemento determinante: soprattutto i Millennial risultano essere, per l’appunto, più propensi a scegliere soluzioni di consegna veloce rispetto alle altre fasce di età, più aperti a considerare anche altre opzioni, come ad esempio una consegna meno veloce ma con meno spese. In generale gli italiani non amano per nulla dover mettere mano al portafogli per le spese di spedizione, si cerca infatti di ottenere quella gratuita, anche con tempi di transito più lunghi (33%), oppure aggiungendo articoli al carrello (32%) e cercando online un codice promozionale (31%). A proposito di quest’ultimo punto il 22% dei potenziali acquirenti partecipa a più di cinque programmi fedeltà per risparmiare, le ragioni? Proprio la spedizione gratuita, insieme a sconti riservati e punti fedeltà.

Infine, spazio al capitolo resi: anche la restituzione dei prodotti ha la sua importanza, con il 71% dei consumatori intervistati che ha dichiarato come l’esperienza del reso abbia influito sulla scelta di continuare ad acquistare da un retailer. Altri dati a riguardo affermano che circa il 34% degli acquirenti online italiani ha restituito un articolo negli ultimi tre mesi.