PALERMO – Il Black Friday è ormai alle porte ed il giorno più atteso dagli amanti dello shopping. Non solo nei negozi fisici ma anche negli e-commerce. Quest’anno la data da cerchiare sul calendario è quella del 26 novembre e con i rincari dei prezzi al dettaglio che si stanno registrando in tutti i settori, la corsa senza sosta dei listini dei carburanti alla pompa e le bollette dell’energia alle stelle che i rischiano di affossare i consumi di Natale, quest’anno il Black Friday sono più che mai l’occasione giusta per portarsi avanti con i regali e i preparativi per le feste natalizie, tenendo sotto controllo il portafogli.
Gli esperti di Unc (Unione nazionale consumatori) allo scopo di tutelare i consumatori in caso di problemi, hanno stilato una lista di pratici consigli “anti-bidone”:
– Prodotti difettosi. Conservare sempre lo scontrino. Non è vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Valgono le regole di sempre. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Avete due mesi di tempo (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione. La scelta è del consumatore, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso per il venditore rispetto all’altra soluzione (non si può prendere la sostituzione delle scarpe solo perché è rotto un laccio, in tal caso bisogna accettare la riparazione). Se il cambio non è possibile, ad esempio perché manca la taglia, si ha diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono) o ad una riduzione del prezzo.
– No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino.
– Confrontare i prezzi. Non fermarsi mai al primo negozio, ma confrontare i prezzi di più esercizi. Si eviterà di mangiarsi le mani. A volte basta un giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Nei giorni che precedono i saldi Unc consiglia di andare a curiosare nei negozi, segnandosi il prezzo della merce che vi interessa. Si potrà così verificare se lo sconto praticato è reale ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code.
– Idee chiare. Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non si useranno mai.
– Bontà del capo. Valutare la bontà della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (fibre naturali o sintetiche, lino o cotone). Pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualità.
– Diffidare degli sconti esagerati. Gli sconti superiori al 50% spesso nascondono merce non esattamente nuova o prezzi vecchi gonfiati. L’abitudine di ritoccare il prezzo vecchio così da alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto, è dura a morire. Per questo Unc suggerisce ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi troppo elevati.
– Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia. Acquistare merce della quale si conosca già il prezzo o la qualità, così da poter valutare autonomamente la convenienza dell’acquisto.
– Negozi e vetrine. Controllare il prezzo e non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e la percentuale dello sconto, anche se in alcune regioni non è obbligatorio farlo. Il prezzo deve essere, inoltre, esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
– Darsi un budget. In tempo di saldi è tra i consigli forse più utile, seppur possa sembrare ovvio.