Arrivano i primi esiti dell’autopsia sul corpo di Giovanni Sala, 34enne originario di Palermo (ma residente in zona Varese) morto dopo essere stato bloccato mentre tentava di accedere alla sede di Sky di Rogoredo, alla periferia sud di Milano.
A occuparsi dell’inchiesta sul caso, che prosegue, è la Squadra Mobile di Milano coordinata dal pm Alessandro Gobbis. Nel registro degli indagati, al momento, appaiono i due vigilantes che si sarebbero “occupati” del 34enne: per loro l’accusa è di omicidio colposo.
La morte del 34enne, avvenuta 5 giorni fa, secondo i primi esiti dell’autopsia sarebbe dovuta a un arresto cardiaco. Sul corpo non sarebbero presenti fratture a livello toracico riconducibili a uno schiacciamento. Tuttavia, sarebbero stati rilevati lividi su viso e collo, riconducibili verosimilmente a una caduta (forse avvenuta prima dell’intervento delle guardie, almeno secondo quanto emerso dai filmati della sorveglianza).
La dinamica della tragedia rimane ancora da confermare. Secondo una prima ricostruzione, il 34enne – nella notte tra il 19 e il 20 agosto scorsi – avrebbe provato ad accedere alla sede principale di Sky. Due guardie giurate in servizio l’avrebbero fermato e una delle due lo avrebbe bloccato a terra ponendo un ginocchio sulla schiena per circa un minuto. L’uomo è deceduto poco dopo l’episodio e per questo è scattata l’indagine per presunto omicidio colposo.
L’autopsia sul corpo di Giovanni Sala non avrebbe evidenziato fratture da schiacciamento al torace e questo potrebbe far rivalutare la posizione dei due indagati. Tuttavia, saranno necessari ulteriori esami per comprendere la dinamica dell’accaduto e avere risposte effettive sulle eventuali responsabilità della tragedia. Testimonianze e immagini della sorveglianza rimangono al vaglio degli inquirenti.
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