In questi mesi l’Italia ha quasi dimezzato la sua dipendenza dal gas russo, per non parlare delle conseguenze sul piano dei rincari sulle bollette di luce e gas. Se pensiamo che il peggio sia adesso, con i consumi di elettricità elevati per i condizionatori. Meglio prepararsi al fatto che, se la Russia dovesse interrompere del tutto il flusso di gas, ridurre i consumi sarà una delle principali possibilità in caso di emergenza.
Enea ha presentato uno studio per dimostrare che è possibile risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di gas, che in soldi si traducono in circa 180 euro l’anno a famiglia. Si può fare con misure “amministrative” ma anche comportamentali, adottando piccoli accorgimenti che possono consentire un risparmio. Innanzitutto l’agenzia nazionale propone di abbassare di un grado i termostati, dagli abituali 20 gradi a 19: in questo modo si risparmierebbe in media, a livello nazionale, il 10,7% del combustibile domestico.
Inoltre ridurre di un’ora al giorno la fascia di accensione dei riscaldamenti ridurrebbe il consumo del 3,6%. Queste due misure, combinate con la riduzione di 15 giorni del periodo di accensione degli impianti, consentirebbero di risparmiare 2,7 miliardi di metri cubi di gas, con un risparmio in bolletta di 178 euro l’anno a famiglia, calcolati sui prezzi attuali.