La Pasqua ortodossa non ferma i combattimenti in Ucraina. Per il paese è la seconda Pasqua di guerra, sotto le bombe. “Combattimenti sanguinosi senza precedenti a Backmuth” sostiene il comando miltare ucraino.
Secondo l’agenzia stampa russa Ria Novosti, una ventina di razzi ucraini sono caduti nella regione del Donbass, vicino alla cattedrale della città Donetsk, dove si stava pregando per la veglia notturna. Nella piazza centrale della città sono stati colpiti una stazione di autobus e un mercato, facendo due morti e diversi feriti. Danneggiati dalle bombe russe diversi edifici e anche una chiesa – fortunatamente vuota – anche a Koyshuvakha nella zona a Zaporizhzhia. Per il momento non si ha notizia di vittime. Due 18enni sono morti invece sotto le bombe russe nella regionedi Mykolaiv.
Nella veglia di preghiera si segnalano le parole del presidente ucraino Zelensky: “Celebriamo la Pasqua con fede incrollabile nella vittoria ‘Le vette più difficili ci attendono. Sole splenderà in Crimea’
Nella cattedrale di Mosca il presidente Putin ha scambiato doni pasquali con il patriarca Kirill. Come negli anni precedenti, il presidente e il capo della Chiesa ortodossa russa si sono scambiati decorazioni per le uova pasquali.
Da segnalare le parole, lanciate ieri via Telegram, del generale Prigozhin che ha inviato un appello a Vladimir Putin affinché consolidi la presenza russa nei territori ucraini occupati e dichiari finita l’operazione militare speciale. Altrimenti il nemico sfruttando la stanchezza delle truppe di Mosca potrebbe prendere il sopravvento. I piani del Cremlino sono ben altri, intende prolungare ancora a lungo il conflitto come dimostra la legge appena firmata da Putin sulla coscrizione elettronica dei militari per evitare ai cittadini di sfuggire al reclutamento forzato.
Oggi nuovo scambio di prigionieri russi ucraini. Sono tornati a casa 130 militari ucraini.