PALERMO – Sbloccati 150 milioni di euro destinati alla bonifica di grandi aree inquinate in Sicilia. Il governo Musumeci potrà utilizzare queste somme per ultimare interventi strategici bloccati da anni e finanziare nuovi progetti.
“Un risultato ottenuto dall’esecutivo di Palazzo Orleans – si legge in una nota della Presidenza della Regione siciliana – dopo mesi di duro lavoro e lungo confronto con Roma. Si tratta di finanziamenti stanziati a partire dal 1999, durante la lunga gestione commissariale terminata nel 2016. A quel punto, sarebbero dovuti transitare nel bilancio regionale, previa rendicontazione di tutti i progetti, operazione però mai portata a termine in passato”.
“Da qui – prosegue la nota – il lungo lavoro dell’assessorato all’Energia e in particolare del dipartimento Acqua e rifiuti, per la definizione delle procedure per la ricostruzione certosina di vecchi procedimenti che hanno condotto all’accertamento di notevoli somme non spese negli ultimi venti anni. Numerose note e sollecito inviati ai ministeri competenti e al dipartimento della Protezione civile, che ha proposto l’emendamento che ha sbloccato i fondi fermi da decenni”.
“Adesso tocca a noi – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – colmare il vuoto del passato. È una scommessa per restituire alla nostra Isola la rassicurazione di un ambiente assai devastato dalla irresponsabilità di pochi e dalle disattenzioni di tanti”.
Per consentire il trasferimento delle somme nel bilancio regionale è stato necessario anche una norma inserita nel cosiddetto “Milleproroghe”, approvato giovedì anche in Senato: la norma consentirà alla Regione di trasferire le risorse entro il prossimo mese di giugno. “Sin dal nostro insediamento – spiega l’assessore regionale Alberto Pierobon – abbiamo lavorato per consentire l’utilizzo di queste risorse fondamentali: sia per concludere gli interventi in essere, sia per programmare nuovi interventi in aree inquinate sulle quali i cittadini richiedono un intervento immediato”.
Delle risorse complessive stanziate negli anni, sono stati spesi circa 200 milioni di euro, mentre i restanti 150 milioni erano rimasti nella contabilità speciale e solo adesso sono stati sbloccati. Nel dettaglio, 93 milioni di euro sono del ministero dell’Ambiente, altri 18 milioni provenivano da Fondi regionali, mentre 7,5 milioni erano da richiedere al ministero dell’Economia per il completamento di interventi ambientali in corso. Tra le risorse sbloccate ci sono anche 27 milioni di euro di economie varie, che adesso potranno essere impiegati per finanziare nuovi interventi di bonifica.