Economia

Bonus 100 euro per famiglie anticipato? Ecco cos’è e quando arriva

Il Governo Meloni sta valutando l’anticipo del bonus 100 euro per le famiglie, inserito nelle tredicesime del 2024: lo ha comunicato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, annunciando alcune misure per il sostegno alle famiglie.

Ecco tutte le indiscrezioni e le ipotesi in merito.

Bonus 100 euro famiglie: cos’è e a chi spetta

Lo chiamano anche “bonus Befana” o “bonus tredicesima“, proprio perché in genere viene erogato a gennaio, ed è una somma che viene fornita alle famiglie come supporto finanziario in un periodo delicato come quello post-Feste. Spetta ai lavoratori con almeno un figlio e il coniuge non separato a carico e un reddito non superiore ai 28mila euro e alle famiglie mono-genitoriali con un unico figlio a carico rientrante nel cosiddetto “ceto medio”.

Bonus 100 euro famiglie 2024, quando arriva

Il viceministro Leo ha spiegato che il Governo Meloni sta valutando di anticipare il cosiddetto bonus Befana per rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie a fine anno. Se confermato l’anticipo, il bonus 100 euro per famiglie arriverà non a gennaio 2025 ma già a fine 2024, assieme alle tredicesime.

“Nel decreto legislativo sulle imposte dirette è contenuto il cosiddetto Bonus Befana, un’erogazione a gennaio di 100 euro per le famiglie. Non è del tutto da escludere che, questo bonus, possa essere rivisto e anticipato nel 2024, implementando sostanzialmente le tredicesime di questo anno”, ha comunicato negli scorsi giorni.

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Altre misure in campo

Oltre al bonus 100 euro per famiglie anticipato, il Governo prevede altre misure a sostegno principalmente delle famiglie del ceto medio. Si valuta, per esempio, il potenziamento dell’assegno unico (che inizialmente si temeva, invece, potesse essere ridotto o abolito) o l’introduzione di nuove detrazioni per chi ha figli. Anche del bonus mamme lavoratrici si discute tanto, con la possibilità di estenderlo anche alle lavoratrici autonome.

Irpef, cosa cambia nel 2025

Sul fronte degli aiuti al ceto medio, c’è in campo anche l’ipotesi di modificare gli scaglioni Irpef per ridurre le tasse. Leo ha sottolineato che abbassare le tasse per chi guadagna fino a 50mila euro è prioritario per il Governo, ma che le risorse disponibili impongono di procedere con cautela. L’ipotesi in campo è quella di ridurre il secondo scaglione dell’Irpef dal 35% al 33% fino a 60mila euro in attesa di una riforma fiscale più ampia, già nei progetti del Governo.

Immagine di repertorio