Il bonus di mille euro a tutte le partite IVA e non solo arriverà sui conti correnti degli italiani tra metà marzo e inizio aprile.
La misura fa parte del decreto Ristori 5 ed è stata confermata dal governo guidato da Mario Draghi.
LE TEMPISTICHE
Il decreto dovrebbe essere completato entro fine febbraio ed effettivo nei primi giorni giorni di marzo.
I soldi del “Ristori 5” verrano divisi in due Decreti ed è per questo che per ricevere il bonifico ci si metterà un pò, tra fine marzo e inizio aprile.
Inoltre i ristori terranno conto del fatturato, ma non del codice ATECO di appartenenza, un criterio questo che secondo il governo Draghi ha creato solo disparità.
COME FARE DOMANDA
Con ogni probabilità il bonifico sarà automatico, almeno per chi l’ha ricevuto in passato con i precedenti ristori, mentre gli altri dovranno fare domanda direttamente all’Inps.
A CHI SPETTA
Oltre alle partite Iva (senza alcuna distinzione) il bonus verrà erogato anche ai lavoratori autonomi o stagionali, ovviamente anche loro in grossa difficoltà.
Il bonus da 1000 euro sarà erogato a tappeto quindi, a tutti i soggetti con o senza partita Iva, basta però che siano possesso di pochi ma ben chiari requisiti.
I REQUISITI
Per essere beneficiari di questo bonus bisogna aver aperto la partita Iva da almeno tre anni, a patto che il fatturato annuo sia inferiore ai 50.000 euro.
I titolari devono inoltre essere in regola con il versamento dei contributi all’Inps e dimostrare che non ricevono altri contributi o prestazioni dal governo.
Il bonus sarà valido anche per i lavoratori autonomi e stagionali che non hanno partita Iva, se i contratti di lavoro sono stati attivi tra il 1 gennaio 2019 e il 29 ottobre 2020.
Per questi soggetti il requisito fondamentale è però che abbiano ricevuto almeno un contributo mensile dall’Inps nello stesso periodo.