Slitta di poco, l’apertura della piattaforma su cui alberghi e strutture ricettive possono inoltrare le domande per l’accesso al credito d’imposta del 65%. Si tratta dell’agevolazione riconosciuta alle strutture, fino a un massimo di 200 mila euro, per le spese sostenute per lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica ed edilizia.
Il ministero del Turismo, con l’Avviso pubblico in data 7 giugno, ha fatto sapere come presentare le richieste, mentre le indicazioni su spese ammesse, beneficiari e requisiti sono contenute nel Decreto Interministeriale del 17 marzo scorso.
Possono usufruire dell’agevolazione le strutture ricettive che esistevano già alla data del primo gennaio 2012. Valgono le spese sostenute dal primo gennaio 2020 al 6 novembre 2021. L’importo massimo che può essere riconosciuto è di 200mila euro
Le strutture ammesse sono: strutture alberghiere, agriturismi, stabilimenti termali, strutture ricettive all’aria aperta (come ad esempio villaggi turistici, campeggi, parchi di vacanza)
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta pari al 65% delle spese sostenute. Gli interventi ammessi sono quelli di: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, adozione di misure antisismiche, acquisto di mobili e componenti d’arredo e, solo per gli stabilimenti termali, realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali
Per compilare e presentare la domanda bisogna accedere a una piattaforma dedicata: il link per entrare sarà pubblicato il 13 giugno sul sito del ministero del Turismo. Per accedere serve Spid (sistema pubblico di identità digitale), Cie (carta d’identità elettronica) o Cns (carta nazionale dei servizi)
Nella stessa pagina è possibile scaricare il modulo da compilare, che andrà poi allegato in Pdf, e c’è l’elenco degli altri documenti che bisogna allegare alla richiesta, tra cui: copia delle fatture elettroniche relative alle spese; copia della documentazione attestante l’effettivo pagamento delle fatture; copia dell’estratto conto da cui risulti l’addebito e che mostri chiaramente l’importo, la data di pagamento e la causale; relazione con la descrizione dettagliata delle spese complessivamente sostenute
Le domande che arriveranno saranno valutate dal ministero del Turismo secondo l’ordine cronologico di presentazione e fino a esaurimento delle risorse disponibili, pari a 380 milioni di euro. La graduatoria dei beneficiari del bonus sarà pubblicata entro 60 giorni dal termine fissato per la presentazione delle richieste (il 16 giugno). Se la domanda viene scartata perché mancano i requisiti necessari, il ministero invierà una comunicazione con i motivi ostativi.
Dopo le verifiche sui requisiti, entro 30 giorni il ministero invierà un’autorizzazione a utilizzare il credito d’imposta. Le imprese autorizzate riceveranno una comunicazione, con l’indicazione dell’importo del credito che effettivamente spetta loro. Dopo la ricezione della comunicazione di autorizzazione, le imprese potranno utilizzare il credito che spetta loro, esclusivamente in compensazione.