Il bonus asilo nido è stato confermato anche per il 2023. Il suo uso è disciplinato dalla circolare Inps e 14 febbraio 2020, n. 27. La misura economica è stata pensata per aiutare le famiglie nel pagamento delle rette di asili nido pubblici e privati ed è compatibile con l’assegno unico.
Il bonus asilo nido 2023 è un contributo economico erogato direttamente dall’Inps per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. L’incentivo può essere utilizzato anche per forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato in possesso di determinati requisiti:
Come già anticipato, per determinare la somma spettante per il bonus asilo nido si parte dalla dichiarazione Isee minore in corso di validità per il figlio per il quale è richiesto il beneficio. Ecco le fasce e il relativo importo erogabile:
Nel caso non si presenti l’Isee in corso di validità o se il bonus viene richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà calcolata la rata spettante in misura non superiore a 1.500 euro annui (136,37 euro mensili). Se successivamente venisse presentato l’Isee minorenni valido, a partire da tale data, verrà corrisposto l’importo maggiorato fino a un massimo di 3.000 euro annui (se in presenza dei requisiti).
Il bonus asilo nido per le spese di supporto domiciliare viene erogato dall’Inps previa presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”.
La domanda per il contributo può essere presentata dal genitore del minore nato o adottato per questi casi: pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati (“Contributo asilo nido”), oppure per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche (Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”). Per quanto riguarda il “Contributo asilo nido”, il genitore richiedente deve essere il genitore che sostiene il pagamento della retta. Relativamente al “contributo per forme di assistenza domiciliare”, il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio.
Il genitore deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica compresi tra gennaio e dicembre dell’anno per cui si richiede il bonus asilo nido, per le quali intende ottenere il beneficio. Ciò permetterà di accantonare gli importi relativi ai mesi prenotati.
La domanda deve essere presentata in via telematica. Via web, tramite il servizio on line dedicato con un Pin, identità Spid o Carta Nazionale dei Servizi (Cns). Tra le altre opzioni il Contact Center multicanale chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803 164. E infine, rivolgendosi a Caf o Patronati.