Il bonus Bonus Asilo Nido 2025 è un’iniziativa del governo italiano che mira a sostenere economicamente le famiglie con bambini piccoli, mitigando i costi legati alla prima infanzia. Se già nel 2024 era stata prevista una maggiorazione del bonus per i nati a partire dal 1° gennaio, per il prossimo anno la Legge di Bilancio 2017 subisce ulteriori revisioni che regolano il rimborso spese che spetta ai genitori.
Il bonus è destinato ai genitori di bambini di età inferiore a 36 mesi (anche adottati); è accessibile indipendentemente dal numero di figli, purché vengano rispettati i criteri di reddito ISEE. La distribuzione dei fondi è direttamente curata dall’Inps e copre i mesi di frequenza relativi all’anno corrente. Se il bambino raggiunge i 36 mesi durante l’anno, il bonus verrà concesso solo fino al mese di agosto. Ma ecco le novità: se fino a questo momento uno dei requisiti per beneficiarne riguardava la presenza all’interno del nucleo familiare di un altro figlio di età inferiore a 10 anni, con la Legge Di Bilancio 2025 la clausola decade. Nel testo ufficiale del Disegno di Legge Di Bilancio 2025 (articolo 33) si legge infatti che: “Il bonus nido diventa accessibile in misura piena (3.600 euro) a prescindere dalla presenza di un altro figlio”.
Un altro punto su cui interviene la nuova Legge e che rende il Bonus più “democratico” è l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’ISEE che verrà preso in considerazione per il rimborso delle rette per la frequenza degli asili o per l’assistenza domiciliare di bambini fino all’età di 3 anni.
Vediamo, però, nel dettaglio cosa richiedere in base alla suddivisione delle fasce di reddito e a quanto può arrivare ad ammontare la quota massima dell’agevolazione:
La richiesta del Bonus Asili Nido avviene tramite il portale dell’INPS, utilizzando credenziali digitali come SPID, CIE o CNS. È essenziale che il richiedente sia il titolare della forma di pagamento scelta, garantendo così che i fondi vengano distribuiti correttamente.
La richiesta per ottenere il bonus deve essere inoltrata entro il 31 dicembre dell’anno. È importante indicare se il bambino è iscritto a un asilo pubblico o privato. Nel caso di frequenza presso un asilo privato, è necessario fornire anche il nome dell’istituto, il codice fiscale e l’autorizzazione dell’asilo.
La documentazione varia a seconda della tipologia di servizio richiesto. Per i bambini frequentanti l’asilo nido, è necessario allegare le ricevute di pagamento delle rette. Per l’assistenza domiciliare, è richiesto un certificato medico che dimostri l’incapacità del bambino di frequentare un asilo a causa di gravi patologie. Questa documentazione serve a garantire l’uso appropriato dei fondi statali.
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