In arrivo nel 2023, il bonus per le famiglie che assumono colf e badanti, ma anche collaboratori domestici e baby sitter.
Una novità introdotta dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso adottato lo scorso 19 dicembre 2022 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.
Ecco tutto quello che c’è da sapere, per richiederlo e ottenerlo.
Si tratterà di un contributo statale su base mensile, rapportato all’Isee, per aiutare le famiglie nell’assunzione regolare di collaboratori domestici, baby sitter, colf e badanti.
Oggi l‘indennità di accompagnamento destinata a coprire parzialmente le spese per la cura di bambini ed anziani viene erogata senza vincolo di utilizzo, il bonus invece propone un “utilizzo più mirato dell’indennità” finalizzato solo a chi presenta un contratto di assunzione regolare per colf e badanti.
Nel piano approvato dal governo è prevista l’istituzione del bonus (decrescente al crescere dell’Isee) della famiglia che assume in modo regolare il collaboratore domestico. Sarà corrisposto su base mensile e coprirà una parte delle spese sostenute. Al momento non sono stati fissati gli importi.
Oltre al bonus verrà semplificata la procedura burocratica a carico delle famiglie per l’assunzione di colf e badanti. Verrà sviluppata sul sito dell’Inps una sezione dedicata, abbinata a una app, che fornisce in tempo reale risposte a quesiti sul lavoro domestico nelle varie fasi.
L’obiettivo del governo è ridurre il lavoro sommerso di almeno due punti percentili entro il 2025.
Come si legge nel Piano, sono oltre 780.000 i lavoratori irregolari su 1,5 milioni di domestici (il 90% donna e il 70% stranieri irregolari). Ridurre il lavoro irregolare significa dunque anche agire su questo settore.