Il tema dei rincari del prezzo del carburante è ancora un tema particolarmente sentito da parte di automobilisti e autotrasportatori.
Il mancato taglio delle accise da parte del Governo Meloni e il nuovo aumento di benzina e diesel che potrebbe scattare con l’embargo europeo dai prodotti raffinati provenienti dalla Russia potrebbe pesare non poco sulle tasche dei cittadini.
Una soluzione per “ammortizzare” le spese relative al rifornimento arriva però dal Bonus benzina, conosciuto anche come Bonus carburante.
La misura, introdotta dal Governo Draghi per fronteggiare la crisi dei costi legati all’approvvigionamento dei carburanti, è stata prorogata anche per l’anno 2023 per mano dell’attuale esecutivo.
Il Governo Meloni aveva prorogato il voucher per il primo trimestre del 2023 attraverso l’apposito decreto. In seguito la misura è stata estesa per tutti i 12 mesi dell’anno.
In sostanza, si tratta di un’agevolazione pari a 200 euro che i datori di lavoro del settori privato elargiscono a favore dei dipendenti. La misura “non pone alcun limite reddituale per l’ammissione al beneficio” e vale anche per le auto elettriche e non solo per i mezzi funzionanti con benzina e diesel.
Rispetto al passato, poi, c’è una novità: inizialmente la misura era rivolta alle aziende private, mentre adesso coinvolge tutti i datori di lavoro privati. Inoltre, il Bonus benzina non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente e va conteggiata separatamente rispetto ad altri benefici.