Un bonus bollette da 600 euro, un contributo per pagare le tariffe di acqua, luce e gas.
È la misura inserita dal governo Draghi nel decreto legge Aiuti bis, (il numero 115 del 2022), convertito in legge con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, per provare a contrastare gli effetti del caro energia sulle tasche degli italiani, il cosiddetto bonus bollette. Ecco in cosa consiste, chi riguarda e quali sono i requisiti per richiederlo.
Si tratta di un sostegno che l’esecutivo ha ricompreso tra i fringe benefit, quei particolari tipi di contributi che fanno parte del welfare aziendale e sono erogati dalle aziende ai propri dipendenti non sotto forma di denaro ma con beni e servizi accessori esentasse.
Rientrano in questa categoria, per esempio, auto e cellulari aziendali, polizze assicurative, buoni pasto e altri incentivi che i datori di lavoro possono garantire ai propri dipendenti con due criteri diversi: nell’interesse congiunto di azienda e lavoratore o in quello esclusivo di quest’ultimo.
Se normalmente l’importo massimo di questi benefit è di 258,23 euro, con il decreto legge Aiuti bis il governo l’ha elevato a 600 per il periodo di imposta 2022.
Le imprese avranno quindi la possibilità di proporre ai propri dipendenti di usufruire del pagamento o del rimborso delle utenze, riducendo allo stesso tempo l’imponibile fiscale della società. Per le aziende, i fringe benefit sono infatti completamente deducibili.