Economia

Tutti i bonus previsti per rifarsi la casa con cessione credito o sconto in fattura

Che tu voglia solamente cambiare i rubinetti, le finestre o i climatizzatori, o rifare la facciata e installare il fotovoltaico in casa, il 2022 potrebbe essere l’anno giusto. Adesso, forse più che in passato, i cittadini possono contare su un’ampia offerta di ‘bonus casa 2022’ che lo Stato mette a disposizione per lavori grandi e piccoli.

Detrazione, cessione del credito o sconto in fattura

Quasi sempre si tratta di agevolazioni fiscali che in varia misura consentono di risparmiare sulle imposte, con detrazioni in dichiarazione dei redditi, da distribuire negli anni. In alcuni casi previsti dalla legge il credito di imposta, generato dai lavori che si realizzano, può essere ceduto all’impresa, che applica lo sconto in fattura, o può essere ceduto a soggetti terzi, come ad esempio le banche.

Tuttavia, non è sempre oro quello che luccica: il percorso dei bonus si rivela talvolta assai complesso, anche a causa della stratificazione delle regole, spesso modificate in corsa: si è già visto, per esempio, a proposito del Superbonus 110%, sul quale si sono susseguiti vari interventi correttivi. Per non incorrere in spiacevoli sorprese in caso di controlli, è bene fare sempre riferimento al sito dell’Agenzia delle Entrate, che pubblica aggiornamenti e vademecum specifici e affidarsi a tecnici, commercialisti e imprese non solo di fiducia, ma anche qualificati per progettare, eseguire e certificare i lavori coperti dai bonus. 

Tutti (o quasi) i bonus casa 2022 disponibili

Vediamo in sintesi quali sono le opportunità in corso, per tipologia di interventi e alla luce degli aggiornamenti stabiliti dal governo nazionale con la Legge di Bilancio 2022. 

Di seguito, ecco l’elenco dei Bonus descritti in queste pagine: Superbonus 110% – Ecobonus – Sismabonus – bonus ristrutturazioni – eliminazione barriere architettoniche – bonus restauro – bonuns giardino – bonus rubinetti e acqua potabile – bonus mobili – bonus affitti (LEGGI DI SEGUITO LA DESCRIZIONE DI OGNI BONUS)

Superbonus 110%, il re dei bonus casa 2022: massima detrazione per efficientamento energetico, facciate, fotovoltaico e colonnine di ricarica

Il re dei bonus è sicuramente il Superbonus 110%. Nonostante la procedura sofisticata e le tante polemiche in cui è rimasto impigliato, il 110 è stato confermato e resta il bonus più allettante sul piano economico.

Il cittadino-consumatore può fare eseguire i lavori senza spendere un euro, cedendo il credito d’imposta a imprese e banche che lo acquistano e lo sfruttano poi a loro volta per pagare meno tasse. I principali interventi realizzabili (entro il 2023 con aliquota al 110%, entro il 2025 con aliquote inferiori) sono: efficientamento energetico, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, coibentazione facciate con cappotto termico, adeguamenti antisismici, eliminazione delle barriere architettoniche. Per effetto dei recenti decreti Sostegni Ter e Antifrodi, la cessione del credito è stata limitata a tre passaggi, che devono avvenire tra soggetti certificati e iscritti a speciali albi sottoposti a vigilanza.

Ecobonus: efficientamento energetico, infissi, caldaia e persino le tende

Per sola riqualificazione energetica degli edifici, è stato confermato fino al 2024 l’Ecobonus. Prevede una detrazione dal 50% al 65% per gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel Superbonus 110.

La detrazione è del 50% per sostituzione di finestre e infissi, installazione di tende da sole, schermature solari, caldaie a biomassa, caldaie a condensazione. Sale al 65% per coibentazione involucro edificio, pompe di calore, sistemi di building automation, collettori solari per produzione di acqua calda, scaldacqua a pompa di calore, generatori ibridi. La detrazione varia dal 70 all’85% per gli interventi condominiali. Il credito è cedibile. LEGGI GLI ALTRI BONUS DISPONIBILI. CONTINUA LA LETTURA

Sismabonus per la riqualificazione antisismica degli edifici

Prorogato dal Governo anche il Sismabonus, fino al 31 dicembre 2024, con il quale si possono realizzare misure antisismiche sugli edifici, compresa demolizione e ricostruzione di abitazioni private o immobili destinati ad attività produttive. Le detrazioni variano in base alla  zona sismica e della tipologia dell’immobile: dal 50 al 70 per cento per le case unifamiliari, dal 75 all’85 per cento per i condomini. Rientra in questa tipologia anche l’acquisto di case antisismiche. Il credito è cedibile.

Ristrutturazioni e manutenzioni generiche: bonus al 50% anche per i posti auto

Per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria in abitazioni singole o in condominio, il Bonus Ristrutturazione consente una detrazione fiscale del 50% ed è valido fino al 31 dicembre 2024, fino a un limite massimo di spesa di 96 mila euro. Le spese ammesse sono  manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (anche sulle parti comuni, nel caso dei condomini), ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi, realizzazione autorimesse o posti auto pertinenziali, eliminazione delle barriere architettoniche, strumenti per favorire la mobilità, bonifica dall’amianto, riparazione impianti insicuri, sostituzione gruppi elettrogeni. Nel Bonus ristrutturazioni rientrano il Bonus condizionatori e il Bonus facciate (in quest’ultimo caso la detrazione che fino al 2021 era del 90 per cento, scende al 60 per cento). In diversi casi, il credito generato da questo bonus è cedibile.

Novità 2022: eliminazione delle barriere architettoniche

Introdotta quest’anno, per chi voglia abbattere le barriere architettoniche (compresa installazione di ascensori e smaltimento vecchi impianti) c’è una detrazione del 75 per cento e vale fino al 2023. Il bonus si divide in 5 quote annuali con un tetto di spesa fino a 50.000 euro per le abitazioni singole e fino a 40.000 euro i condomini fino a 8 appartamenti e 30.000 euro oltre otto appartamenti. Anche questo credito d’imposta è cedibile. LEGGI GLI ALTRI BONUS DISPONIBILI. CONTINUA LA LETTURA

Bonus restauro

Indirizzato agli immobili d’interesse storico e artistico, il Bonus Restauro prevede un credito d’imposta del 50 per cento delle spese sostenute tra il 2021 e il 2022, fino a un massimo di 100 mila euro. Tra gli interventi ammissibili all’agevolazione, la manutenzione straordinaria, la messa in sicurezza dell’immobile, ovviamente le opere di restauro e di risanamento conservativo, i lavori di ristrutturazione edilizia e gli interventi su impianti per l’uso dell’immobile (autorizzati dalla Soprintendenza) e la rimozione delle barriere architettoniche.

Bonus giardino: detrazione del 36%

Prorogato fino al 31 dicembre 2024, il Bonus Giardino consente una detrazione fiscale del 36%, fino a un massimo di 5.000 euro per ogni unità immobiliare, per le spese sostenute per la sistemazione a verde di casa e condominio. Gli interventi possono riguardare la sistemazione a verde di aree private e condominiali in edifici esistenti, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione, realizzazione pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Niente sconto in fattura, però, né cessione del credito.

Bonus rubinetti e Acqua potabile

Il bonus idrico, prorogato fino al 2024, è un contributo fino a 1.000 euro di rimborso (non è una detrazione fiscale, ma viene effettivamente accreditato un bonifico all’avente diritto) per sostituire rubinetti e sanitari con nuovi apparecchi che consentono una riduzione dei consumi. Nello stesso ambito si colloca il Bonus Acqua potabile, che prevede un rimborso del 50 per cento della spesa sostenuta, fino a 500 euro, in forma di credito di imposta, per far installare  un sistema di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica. LEGGI GLI ALTRI BONUS DISPONIBILI. CONTINUA LA LETTURA

Comprare mobili ed elettrodomestici con la detrazione del 50%

Per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in classe A destinati a edifici in fase di ristrutturazione, la Legge di bilancio prevede un credito di imposta da 5.000 a 10.000 euro per le spese effettuate nel corso del 2022 (che scenderà a 5.000 euro nel 2023 e nel 2024).

Pacchetto di agevolazioni per gli under 36 anni che acquistano la prima casa

A chi ha meno di 36 anni ed ha acquistato o acquisterà la prima casa fino al 30 giugno 2022, lo Stato riserva un pacchetto di agevolazioni: tra queste, garanzia dell’80 per cento sulla quota capitale dei mutui, esonero da tasse e imposte di registro, riduzione dell’Iva al 4 per cento (in caso di acquisto da un costruttore).

Novità 2022: detrazione del 20% per giovani che prendono in affitto appartamenti

Tra le novità del 2022, c’è il Bonus Affitti: rivolto ai chi ha tra i 20 e i 31 anni (con reddito inferiore a 15.493,71 euro) e prende in affitto un’unità immobiliare (anche in parte) come abitazione principale, prevede per quattro anni una detrazione del 20% sul canone di locazione, fino a 2.000 euro.

Damiano Catania