Consumo

Bonus figli disabili, domanda fino al 31 marzo. Ecco come e a chi spetta

L’Inps, con la  circolare n. 39 del 10 marzo 2022, ha recentemente fornito le informazioni necessarie alla presentazione e alla gestione delle domande relative all’erogazione del beneficio mensile in favore dei genitori  con figli con disabilità riconosciuta.

Dal 1 febbraio al 31 marzo 2022 è possibile fare domanda on line sul portale istituzionale www.inps.it.

Vediamo di seguito a chi spetta, gli importi  e le  modalità di presentazione delle domande.

A chi spetta il bonus figli disabili: requisiti

La domanda per ottenere il contributo mensile può essere presentata dal genitore che risulti in possesso, cumulativamente, dei seguenti requisiti:

  1. sia residente in Italia o con permesso di soggiorno;
  2. disponga di un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente in presenza di figli minori (ISEE minori),  in corso di validità non superiore a 3.000 euro;
  3. sia disoccupato o monoreddito e facente parte di un nucleo familiare monoparentale;
  4. sia parte di un nucleo familiare in cui siano presenti figli a carico aventi una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento.

La circolare precisa che sono considerati a carico i figli fino al compimento dei 24 anni se hanno un reddito non superiore a 4.000 euro e i figli di età superiore a 24 anni se hanno un reddito non superiore a 2.840,51 euro.

Come presentare domanda

La domanda  deve essere presentata dal genitore all’INPS dal 1 febbraio al 31 marzo per ciascuno degli anni 2022 e 2023, esclusivamente in via telematica, mediante una delle seguenti modalità:

  • portale web sul sito INPS tramite SPID di livello 2 o superiore oppure tramite
    Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o tramite Carta Nazionale dei servizi (CNS);
  • numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o  numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.

Solo ed esclusivamente per le domande presentate nell’anno 2022, il genitore richiedente può dichiarare espressamente di volere presentare domanda anche per l’anno 2021, attestando, per quest’ultimo, il possesso di tutti i requisiti

Acquisizione delle domande e verifica dei requisiti

La domanda trasmessa è disponibile nella sezione “Ricevute e provvedimenti” del portale, con la ricevuta e l’indicazione del protocollo attribuito.

Acquisita la domanda, l’INPS verifica il possesso dei requisiti per l’accesso al contributo economico in oggetto sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e di quelle reperibili attraverso il collegamento alle banche dati di altre Amministrazioni pubbliche.

Il possesso dei requisiti previsti deve essere autocertificato dal genitore nel modulo telematico di presentazione della domanda e costituirà oggetto di verifiche. La non veridicità del contenuto delle dichiarazioni comporta la revoca dal beneficio, ferma restando la restituzione di quanto indebitamente percepito e le sanzioni previste dalla legislazione vigente.

Quanto spetta

A favore del genitore in possesso dei requisiti è previsto un contributo mensile nella misura  di 150 euro netti dal mese di gennaio per l’intera annualità. Nel caso in cui il genitore abbia due o più figli a carico con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%, l’importo riconosciuto sarà pari rispettivamente:

  • 300 euro al mese nel caso di due figli;
  • 500 euro al mese nel caso in cui i figli siano più di due.

Il contributo viene riconosciuto nel limite di spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2023. In caso di risorse insufficienti sarà data priorità alle domande presentate dai richiedenti con ISEE più basso.

A parità di reddito ISEE sarà data priorità ai richiedenti appartenenti a nuclei con figli minori non autosufficienti. A seguire sarà data priorità ai richiedenti appartenenti a nuclei con figli con disabilità di grado grave e, infine, a seguire ai richiedenti con figli con disabilità di grado medio.

Il contributo è cumulabile con il Reddito di Cittadinanza e non concorre alla formazione del reddito.