Buone notizie per i consumatori. Si avvicina la data dei pagamenti per le spese sostenute, nel corso del 2021, riguardo gli interventi di efficientamento dei consumi idrici, come previsto dall’iniziativa “Bonus idrico” del ministero della Transizione Ecologica (MITE).
Sempre dal MITE, si rende noto che è in fase di chiusura l’analisi delle domande di rimborso. Una volta completata la procedura, potranno prendere il via i pagamenti, che verranno effettuati da Sogei. Per chi ha chiesto il bonus idrico, l’attesa per il pagamento del contributo sembra quindi destinata a finire presto.
Ricordiamo che, a poter beneficiare dei rimborsi sono i contribuenti che hanno sostenuto spese per rubinetti e sanitari nel corso del 2021.
Vediamo insieme tutte le ultime novità.
Si tratta di un’agevolazione, nel limite massimo di 1.000 euro per ciascun beneficiario, riconosciuta per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 per gli interventi di efficientamento idrico. Le domande di rimborso per l’anno solare 2021 potevano essere inviate entro il 30 giugno 2022.
Il Mite aggiunge: “Ricordiamo agli utenti che hanno ricevuto comunicazione da Sogei per la rettifica o correzione dei dati inseriti, che le richieste di assistenza tecnica relativa alle pratiche devono essere indirizzate a Sogei, utilizzando l’indirizzo mail bonusidrico@sogei.it. Si rammenta che non è, invece, più attivo, come già precedentemente comunicato, il numero verde 800.090.545”.
Domanda esclusa, i casi
Sogei, prima di chiudere le operazioni di controllo sulle domande, ha invitato gli utenti a rettificare i dati sbagliati. Tuttavia, il rimborso è escluso quando la richiesta “risulti errata nella compilazione, incompleta di informazioni e/o allegati” oppure nel caso in cui “a seguito dei controlli si riscontrino irregolarità rispetto a quanto dichiarato”.
Anche se non è chiara la data in cui inizieranno i pagamenti, sono chiare le modalità di erogazione del bonus: sarà riconosciuto sul conto corrente bancario o postale del beneficiario, tramite l’Iban che è stato indicato nella domanda. L’importo che spetta a ciascun beneficiario sarà erogato in un’unica soluzione.
Potevano beneficiare del bonus, senza requisiti e senza limiti relativi a reddito o Isee, “i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari”. A ciascun beneficiario, come detto, è riconosciuto un rimborso “nel limite massimo di 1.000 euro per le spese effettivamente sostenute debitamente documentate dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021”
Era possibile richiedere il bonus per le spese che riguardano “la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti”.
E anche per le spese che riguardano “la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti”.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche; 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione, inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022.