L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le indicazioni per ottenere la detrazione del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, definito anche come “bonus mobili“. Dagli acquisti detraibili ai documenti che è bene conservare, ecco tutto quello che si deve sapere prima di fare domanda per il bonus mobili.
La prima cosa che va detta è che si può usufruire della detrazione Irpef del 50% (per un massimo di 8 mila euro per il 2023) per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Questa condizione è imprescindibile e non è vincolata all’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero. La detrazione verrà successivamente ripartita tra gli aventi diritto (vedi scheda successiva) in dieci quote annuali di pari importo.
er ottenere la detrazione delle spese, queste devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).
La detrazione spetta solo a chi sostiene anche le spese per ristrutturare l’immobile.
Dunque, se una coppia proprietaria della casa oggetto di intervento si divide le spese, uno paga la ristrutturazione e l’altro l’acquisto dei mobili, il Bonus non spetta a nessuno dei due.
L’agevolazione spetta invece anche quando il contribuente ha scelto di cedere il credito o lo sconto in fattura e la detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità richieste ai contribuenti, ai quali devono rilasciare una copia. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.
Bonus mobili, cosa si può comprare
Il Bonus Mobili spetta per l’acquisto e il pagamento di:
Nell’importo delle spese sostenute e idonee per richiedere il Bonus rientrano anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia. La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
I documenti da conservare sono:
Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero.
Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024, mentre gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.