Una sorta di incoraggiamento agli investimenti ambientali da parte di imprenditori agricoli e forestali. Si tratta del bonus montagna, approvato recentemente dal Consiglio dei ministri con misure incentrate principalmente su agevolazioni fiscali per le piccole imprese. L’obiettivo principale del governo è quello di stimolare la crescita economica delle zone montane.
Il bonus montagna prevede risorse pubbliche che ammontano a 100 milioni di euro per il 2024, con proiezioni che superano il miliardo di euro entro il 2033. Un impegno che mira a valorizzare l’ambiente, la biodiversità, il turismo e le peculiarità culturali delle aree montane, combattendo al contempo il fenomeno dello spopolamento.
Dallo scorso 1° gennaio 2024 i titolari di piccole e medie imprese avviate da individui di età inferiore ai 41 anni hanno la possibilità di beneficiare di un credito di imposta per i primi tre anni di attività. Per gli acquisti o le ristrutturazioni dell’abitazione principale in comuni montani, è previsto un credito d’imposta sugli interessi passivi. Il limite è 16 milioni di euro annui, per acquirenti sotto i 41 anni.
Il bonus montagna svolge anche la funzione di tutelare la sostenibilità ambientale, offrendo contributi fiscali a imprenditori agricoli e forestali che investono in progetti green nelle zone montane con un credito d0imposta del 10% sugli investimenti green. Questo prevede un limite di spesa di 4 milioni di euro annui fino al 31 dicembre 2026.