Al via il Bonus Sponsorizzazioni, l’agevolazione finalizzata agli investimenti di aziende per le campagne pubblicitarie nello sport. La misura era stata inizialmente introdotta con l’art. 81 del DL 104/2020, denominato Decreto Agosto e verrà applicata anche quest’anno, per tutte quelle spese effettuate tra il 1° luglio e il 30 settembre 2023. Ma in cosa consiste? Chi sono i beneficiari? Come si richiede?
Il Bonus Sponsorizzazioni, così come descritto in Gazzetta Ufficiale nel 2020, consiste in un contributo destinato “ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, incluse le sponsorizzazioni, nei confronti di leghe che organizzano campionati nazionali a squadre nell’ambito delle discipline olimpiche ovvero società sportive professionistiche e società e associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro CONI operanti in discipline ammesse ai Giochi Olimpici e che svolgono attività sportiva giovanile”.
La misura viene erogata attraverso la forma del credito di imposta ed è pari al 50% degli investimenti effettuati, nel limite massimo di spesa previsto per un massimo di 50 milioni di euro.
Il Bonus Sponsorizzazioni supporta, quindi, le attività di leghe, associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche che effettuano questo genere di investimenti pubblicitari.
Per accedere al Bonus, inoltre, bisogna rispettare determinati requisiti. L’agevolazione non può essere inferiore alla somma di 10mila euro ed è concessa a leghe, società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche con ricavi” relativi al periodo d’imposta 2022, comunque prodotti in Italia, almeno pari a 150.000 euro e fino a un massimo di 15 milioni di euro“.
Inoltre, va ricordato che gli investimenti nelle campagne pubblicitarie – incluse le sponsorizzazioni – rivolti a soggetti che aderiscono al regime forfettario di determinazione del reddito imponibile e dell’IVA non possono richiedere il Bonus Sponsorizzazioni.
“Per le società e associazioni sportive costituite a partire dall’anno 2022, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, deve ritenersi rilevante esclusivamente la soglia dell’investimento complessivo minimo non inferiore a 10.000 euro”, si legge in Gazzetta Ufficiale.
E ancora, “le società sportive professionistiche e società e associazioni sportive dilettantistiche devono certificare di svolgere attività sportiva giovanile“.
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