PALERMO – A disposizione di Comuni, Gal, enti pubblici come le Camere di commercio, i Liberi consorzi comunali e le Città metropolitane e associazioni private, un milione e mezzo di euro, per il 2024, per il recupero, la fruizione e la valorizzazione dei borghi marinari per scopi turistici, didattico-educativi e dei siti inseriti nel registro delle identità della pesca e dei borghi marinari.
Il dipartimento regionale della Pesca mediterranea ha messo a disposizione il contributo regionale, in conto capitale, che coprirà il 100% del costo sostenuto dal beneficiario proponente, per un importo massimo di 300 mila euro, per ciascun progetto ammesso a finanziamento, ferma restando la possibilità di ricorrere al cofinanziamento da parte del beneficiario o di terzi che vogliano finanziare il progetto.
Ciascun progetto può prevedere una o più iniziative, a partire da interventi di restauro, ristrutturazione, adeguamento, ripristino funzionale su edifici, impianti, opere portuali e spazi pubblici o aperti alla pubblica fruizione, destinati all’attività peschereccia e di vendita o prima trasformazione del pescato, oltre alle aree di sbarco e attracco delle imbarcazioni e gli spazi limitrofi.
Potranno rientrare nei lavori anche siti destinati alla fruizione a fini didattico-educativi e turistico-culturali, connessi all’attività di pesca, come musei, aree espositive e didattiche, e delle attività artigianali connesse. Si potranno ancora finanziare gli allestimenti e arredi degli edifici e degli spazi, e predisporre l’installazione di segnaletica.
In tal modo si potranno predisporre percorsi che permetteranno un migliore accesso al sito e ne miglioreranno la comprensione da parte dei visitatori. Il progetto dovrà concludersi entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo. Le istanze dovranno essere presentate entro il 30 ottobre prossimo, pena l’esclusione.
L’istruttoria delle proposte progettuali sarà eseguita da una commissione di valutazione nominata con provvedimento del dirigente generale del dipartimento della Pesca mediterranea, per la verifica della ricevibilità, dei requisiti di ammissibilità e della relativa valutazione. Gli esiti saranno poi resi noti con un apposito decreto del dirigente generale, pubblicato sul sito istituzionale dell’amministrazione regionale.
A decreti di finanziamento emessi, verrà erogata una anticipazione non superiore al 60% dell’importo di contributo pubblico ammesso, a seguito di domanda di anticipo del contributo da parte del beneficiario, sottoscritta con firma digitale dal legale rappresentante con copertura fideiussoria sul 100% dell’importo anticipato.
Nel caso di beneficiario pubblico, gli anticipi possono essere erogati dietro rilascio di una dichiarazione da parte del legale rappresentante a garanzia dell’impegno contratto con l’ente erogatore. Per gli interventi per i quali non è stata richiesta l’anticipazione, gli acconti in corso d’opera possono essere richiesti nel caso in cui l’intervento presenti uno stato di avanzamento non inferiore al 30% della spesa ammessa, mentre per gli interventi per i quali è stata erogata l’anticipazione, gli acconti in corso d’opera possono essere richiesti allorché l’investimento presenti uno stato di avanzamento superiore al 50% della spesa ammissibile. La somma dell’acconto e dell’eventuale anticipazione non può superare il 90% del contributo concesso.
L’erogazione del saldo avverrà a seguito dell’emissione dello stato finale dell’intervento, con avanzamento della spesa ammessa debitamente rendicontata fino al 100%.