Inchiesta

La burocrazia non si riforma imbarcando precari ma fissando obiettivi

“La Regione Siciliana rischia di non essere sufficientemente preparata ed attrezzata a livello di personale per la gestione degli enormi flussi di denaro in arrivo con il Recovery Plan e questo a prescindere dallo sblocco delle procedure burocratiche del governo Musumeci con la disponibilità di circa 1.500 posti di lavoro grazie ai nuovi concorsi. La macchina va fatta ripartire anche con le risorse umane presenti”.

A lanciare l’allarme è il capogruppo all’Ars dei Popolari-Autonomisti-Idea Sicilia Totò Lentini. Che in effetti non ha tutti i torti. Sulla riforma della burocrazia, ancora una volta, la Regione siciliana sceglie la scorciatoia e di fatto non imbocca la strada giusta.

Le assunzioni a tempo determinato, annunciate dal governo e salutate dai sindacati come una manna dal cielo, no…             Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link

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