Grazie al decreto Lavoro approvato definitivamente giovedì, il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi sale di 4 punti percentuali. La misura, però, sarà temporanea. Entra in vigore oggi e terminerà il prossimo 31 dicembre. Lo rileva l’ufficio studi della Cgia. Nel dettaglio: per gli stipendi fino a 25mila euro lordi, il taglio del cuneo passa dal 3 al 7 per cento. Questo comporterà un ipotetico aumento dello stipendio attorno ai 70 euro al mese; per le retribuzioni da 25 a 35mila euro lordi, invece, la riduzione sale dal 2 al 6 per cento. Si ipotizza un aumento in busta paga di circa 90 euro mensili.
Al netto dei lavoratori agricoli e domestici, nel settore privato del nostro Paese sono interessati da questa misura poco più di 13,5 milioni di dipendenti, pari all’86,3 per cento circa del totale dei lavoratori dipendenti occupati nel settore privato. Nel 2022 il fisco ha recuperato dalla lotta all’evasione oltre 20 miliardi di euro. Questo dato, annunciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze è “l’ennesima dimostrazione che negli ultimi anni la lotta contro l’infedeltà fiscale sta dando i suoi frutti. Sebbene il 2020 sia stato un anno molto particolare a causa della pandemia, il tax gap stimato dal MEF è sceso a 89,8 miliardi di euro; di cui 78,9 sono ascrivibili al mancato gettito tributario e gli altri 10,8 miliardi sono il “frutto” dell’evasione contributiva”, sottolinea la nota.