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Caffè con l’autore e Libri in onda, la cultura conquista i social network

Continuano anche nel mese di aprile gli appuntamenti in rete degli autori della casa editrice Carthago: Caffè con l’autore e Libri in onda.

Alfredo Polizzano, proprietario della Libreria Fenice, sita in via Giuseppe Garibaldi 133, a Catania, ogni venerdì alle ore 12 sorseggerà Il caffè con l’autore Carthago di turno.

Il primo appuntamento sarà il 3 aprile e il libro che sarà presentato è “Tutto in un giorno” di Annarita Schiavone. Gli appuntamenti letterari potranno essere seguiti su Facebook (https://www.facebook.com/Libreria.Fenice/) o su Instagram (https://instagram.com/libreriafenice?igshid=tjgastw4ieep).

Il calendario degli incontri online prosegue così: 10 aprile Anna Clara Rizzo Giacobbe, “All’Ombra del Castello”; 17 aprile Maria Ausilia Saitta, “Tra Mare e Montagna – Esperienze sensoriali tra i paesaggi etnei”; 24 aprile Pina Spinella, “Il Mito di Aci e Galatea”.

Roberto Biasotti, scrittore Carthago e formatore, curerà invece la rubrica online Libri in onda. Il primo incontro sarà l’8 aprile, alle ore 20, con Mario D’Anna, per presentare il libro “Storie Pulpitanti – Niente è vero, tutto è possibile” e si potrà seguire dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/robby.biasotti.

Ecco il calendario dei successivi appuntamenti per il ciclo Libri in Onda: 15 aprile Aldo Agostino Dugo, “Lettere d’amore dal Panama”; 22 aprile Antonino Greco e Sophia Greco, “Neuroteologia Generale”; 29 aprile Emanuele Mario Spitaleri, “Uomo e Universo allo Specchio”.



Sinossi dei libri Caffè con l’autore:

Annarita Schiavone, Tutto in un giorno
Cosa fa una donna tutto il giorno? Cosa pensa? E come si difende dai pensieri? Fa di tutto, tutto in un giorno, sentendosi un po’ marziana, un po’ umana. E quella donna, come milioni di altre donne, vive in città, o magari in collina, assorbe i rumori e respira la vita, sente i colori e cerca di dissolvere il sapore amaro della sconfitta con ironia e talvolta con saggezza. È una donna sola, alla ricerca di un sogno che forse non arriverà mai e intanto vive, agisce e spera; spera che le sue figlie diventino presto grandi o che, al contrario, non crescano mai; spera di essere sempre bella e di non invecchiare troppo presto e vorrebbe fermare il tempo. E con il tempo combatte, rincorrendo un tram o sognando in un vagone stipato di vita della metropolitana. A volte rincorre fantasmi, quelli propri e quelli degli altri, fantasmi da dimenticare o da tenere stretti nel cuore. Perché, indietro, quella donna non può più tornare e allora non le resta che pensare al presente e costruirsi una nicchia piccola piccola dove immaginare il futuro e costruirlo ancora una volta a partire dalla frattura di un dolore.
 
Anna Clara Rizzo Giacobbe, All’Ombra del Castello
La vita è un dono di inestimabile valore, ma Alba non sa cosa farsene. Il suo privato è devastato: non ha più certezze né desideri. Dirigente scolastico di un istituto del centro storico catanese affronta quotidianamente le istanze di un bacino di utenza sempre più dilatato, sempre più problematico. Ma questa vita che non vuole più vivere si snoda prepotente intorno a lei e, all’ombra del castello Ursino, una fitta rete di personaggi si misura con la propria realtà. La mayara, cieca, valente ostetrica che con le sue spezie e arti miracolose ridona la pace a chi l’ha persa; l’antiquario uomo affascinante ed enigmatico che fa riscoprire ad Alba le gioie dell’amore; la docente derubata da un ex alunno drogato; le donne abusate vittime dei propri carnefici. Nella sua scuola insegna un docente greco, innamorato di Catania e studioso dei misteri del castello, che rivendica a gran voce i diritti di una terra ricca di magie e profumi che richiama i propri figli sparsi per il mondo per farla risorgere dalle ceneri. E sulla vita che scorre un monito… “bisogna lasciar morire quello che deve morire e nascere quello che deve nascere”. Ed un messaggio tramandato dalla saggezza popolare: l’accettazione. L’accettazione del proprio posto nel mondo, la consapevolezza che dobbiamo misurarci con ciò che abbiamo senza fuggire come falene impazzite. L’accettazione, il sì alla vita che si traduce nel sussurro della vecchia sciamana alla prostituta nigeriana “Lascia che sia”. Perché accanto a noi, forse, una vita parallela ci segue e ci indica il cammino.

Maria Ausilia Saitta, Tra Mare e Montagna – Esperienze sensoriali tra i paesaggi etnei
“Tutto ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna e l’Etna non si può paragonare a nulla”, con queste parole Dominique Vivan Denon scopre la potenza dell’Etna e quindi della Sicilia. Attraverso un viaggio intorno al Mongibello, ripercorriamo esperienze che già i nostri avi hanno condotto e vissuto e, grazie ai più illustri viaggiatori del Gran Tour sono, oggi, a nostra disposizione per far rivivere ai turisti la Sicilia più vera. Grazie ai sensi e alle percezioni possiamo abbandonarci all’essenza di un’isola: via mare, tra i profumi della vegetazione e i paesaggi della Perla dello Jonio, passando per i luoghi verghiani della Riviera dei Ciclopi fino al porto turistico dell’Etna; via terra tra l’arida lava in cui la forza della natura si esplicita con la pianta del pistacchio e la connessione uomo-natura si rafforza attraverso i suoni del bosco e il contatto con le api. Un viaggio tra mare e montagna alla scoperta della Sicilia.

Pina Spinella, Il Mito di Aci e Galatea
Il nome della ridente cittadina di Acireale è quello del pastorello Aci, figlio del dio Pan. Un amore smisurato univa Aci a Galatea, bellissima ninfa del mare; il loro amore finì però per accecare di gelosia il mostruoso gigante Polifemo che, noto per l’unico occhio in fronte, dopo il rifiuto di Galatea, scagliò sul corpo di Aci un gigantesco masso che lo schiacciò. La notizia giunse a Galatea che alla vista del suo amore ridotto a quel modo, pianse tutte le lacrime che aveva in corpo; pianse talmente tanto che gli dei che vollero consolarla trasformando Aci in un bellissimo fiume che tuttora scende dall’Etna e sfocia nel tratto di spiaggia dove solevano incontrarsi i due amanti.

Sinossi dei libri presentati per Libri in onda:
 
Mario D’Anna, Storie Pulpitanti – Niente è vero, tutto è possibile
Storie Pulpitanti è un romanzo composto da dieci racconti, collegati tra loro dal sarcasmo tipico del genere pulp. Dinamiche paradossali e momenti del racconto quotidiano si fondono per tracciare una linea, labile e potente, tra il vero ed il possibile. Si viaggia tra le periferie del degrado urbano fino alle stanze dei cardinali, dalle nevrosi dell’uomo comune fino alle iperboliche e crudeli dinamiche del mercato. Storie Pulpitanti racconta le vicissitudini della nevrosi individuale e collettiva, giocando con le parole e utilizzando un linguaggio denso e cinico che racchiude le modalità della scrittura e della sceneggiatura nord americana. Sono immagini scritte, le pagine che racchiudono i dieci racconti che compongono il romanzo. È un’opera ruvida e sanguinante, veloce, fulminea; uno stile unico che non ha richiami o ammiccamenti letterari; una lingua apolide, senza confini. Un viaggio nella mente e nel cuore degli uomini del nostro tempo.
 
Aldo Agostino Dugo, Lettere d’amore dal Panama
Lettere d’amore dal Panama dimostra quanto sia reale il celebre scritto di Virgilio Omnia vincit amor: l’amore vince tutto. Infatti, Salvatore e Lucia, protagonisti e genitori del nostro autore, hanno abbattuto ogni ostacolo per coronare il loro sogno d’amore. Aldo Agostino Dugo racconta la storia della sua famiglia, attraverso la pubblicazione delle lettere che il padre Salvatore ha scritto all’amatissima Lucia, inserendole in una cornice familiare di estrema bellezza. Le vicende familiari si intrecciano e vengono ben collocate nel contesto storico locale e nazionale. Questo dona al lettore l’opportunità di conoscere sia la vicenda personale dell’autore che di riflettere sugli avvenimenti storici alla base delle nostre radici e identità.

Antonino Greco, Sophia Greco, Neuroteologia Generale
Antonino è un sincero amico, confidenzialmente lo chiamo Tony, egli è il marito di una mia ex allieva, la Dott.ssa Rosaria la Licata. Tony ha una particolare propensione al fenomeno religioso, conosce la Bibbia a memoria e non solo ha studiato accademicamente questi argomenti, ma attraverso i suoi innumerevoli viaggi mi ha parlato anche delle filosofie orientali. Un giorno, mi infornò che stava affrontando uno studio antropologico sull’anima. Mentre lo ascoltavo, gli dissi: “perché non fai una ricerca sulla neuroteologia?” Lui rimase per un istante senza parole, rispose: “io non sono un neuropsichiatra potrei errare”. A questo punto vedendo la sua indecisione insistetti: “fatti aiutare da tua moglie, lei è una psichiatra, non perde mai un congresso sulle neuroscienze, tua figlia è una psicologa, sicuramente ti aiuteranno!” Dopo un po’ di giorni, Tony mi teneva al corrente: stava iniziando a studiare l’argomento. Stupendo! Ero veramente contento. Oggi ho letto il suo lavoro e devo dire che lo studio neuroteologico della mente umana è stato una eccellente idea.

Emanuele Mario Spitaleri, Uomo e Universo allo Specchio
Uomo, Universo… Dinanzi a questi due concetti si sono versati fiumi e fiumi di parole. Si è detto tutto forse e il contrario di tutto. Sono state fornite definizioni, fra le più disparate, per dare delle risposte – più o meno definitive – a domande che ancora oggi rimangono insolute al centro dell’esistenza di ogni essere. Che cosa è l’Uomo? Che cosa è l’Universo?