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Calabria (Fi), separazione carriere giudici non più rinviabile

“In questa legislatura abbiamo assistito allo smantellamento delle garanzie costituzionali e dello Stato di diritto. Dall’equiparazione tra reati contro la PA e mafiosi all’invasione dei trojan, dall`abolizione della prescrizione all’introduzione della confisca allargata ai reati fiscali: è un vero e proprio ‘libro nero’ di ferite inferte alla giustizia”. Così la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali, intervenendo in Aula sulla separazione delle carriere.

“La riforma sulla separazione delle carriere vuole invece porre rimedio a una patologia che da quasi 25 anni affligge il nostro Paese: l’uso politico della giustizia da parte di una minoranza di magistrati, accompagnato spesso dall’uso ‘protagonistico’ della giustizia. La mancanza di una nitida distinzione fra la carriera requirente e quella giudicante ha contribuito ad alimentare questi fenomeni, incrinando la percezione che i giudici hanno del proprio ruolo e quella che i cittadini hanno del ruolo dei giudici. Non a caso sulla separazione delle carriere Giovanni Falcone sosteneva che avendo ‘formazione e carriere unificate con destinazioni di ruoli intercambiabili, giudici e Pm fossero in realtà indistinguibili gli uni dagli altri’. Per questo voglio ringraziare l’Unione delle Camere penali, promotrice di questa proposta, nonché il movimento popolare che ha sorretto un`iniziativa da subito convintamente condivisa da Forza Italia e ormai non più rinviabile”, ha concluso.