CALATAFIMI – È arrivato finalmente il momento di procedere al completamento della chiesa parrocchiale di contrada Sasi e il recupero delle parti comuni di ben 32 alloggi popolari.
È stato definito l’accordo tra il Comune di Calatafimi e lo Iacp di Trapani, ed è stato previsto che l’Ente locale contribuirà alla spesa con 600 mila euro, derivanti dalle somme per la ricostruzione post terremoto.
Di questi 556.269,20 euro saranno trasferiti allo Iacp per l’esecuzione dell’opera. La palla passa quindi in mano all’istituto autonomo, che, una volta incassati i fondi, si occuperà di avviare tutte le procedure necessarie per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori, occupandosi nella pratica del completamento di tutte le attività da svolgere per completare quanto definito nel progetto, che risale ormai a decenni fa. Se ci fossero economie in caso di ribasso sulla base d’asta, lo Iacp si impegna a restituire la differenza.
La differenza che viene a mancare dai 600 mila euro è già stata spesa dal Comune, che si è occupato dell’affidamento del programma delle indagini preliminari sulle strutture e dell’incarico per la verifica sismica ed adeguamento strutturale, per i quali sono già stati spesi 43.730,80 euro, necessari per il progetto del complesso parrocchiale di contrada Sasi, insieme alla redazione dei calcoli e alle verifiche strutturali per controllare lo stato effettivo della costruzione. In totale l’intero progetto prevede una spesa di quasi due milioni di euro, che permetteranno di giungere al completamento di quanto previsto dall’accordo.
Il resto della somma sarà finanziata dalla Regione: al progetto sono stati destinati prima 856 mila euro con la delibera di giunta regionale del 2022, con cui è stata approvata la riprogrammazione delle risorse derivante dalle economie dei fondi ex Gescal. Con una successiva delibera, sempre voluta dalla Giunta regionale, è stato attribuito un ulteriore finanziamento integrativo di 481.827 euro.
Sono state quindi tirate le somme nel decreto del dirigente generale dell’assessorato Infrastrutture e Mobilità del 2 marzo dello scorso anno, che finanzia l’esecuzione del progetto con la somma totale di 1.337.827 euro. Una cifra importante, quella messa insieme dalla Regione e dal Comune, che permetterà, finalmente, di completare l’edificio di culto, la chiesa parrocchiale del centro urbano di contrada Sasi, quartiere sorto dopo il terremoto del 1968 che danneggiò gravemente buona parte del centro storico, rimasto incompleto negli anni ‘90: da allora una serie infinita di lungaggini, contenziosi, ritardi burocratici, che hanno visto passare anni e anni senza giungere ad una conclusione che invece adesso sembra essere concretamente all’orizzonte.
La struttura, infatti, è stata avviata ma mai completata e quindi mai fruita, tanto da essere ormai conosciuta come “la chiesa incompiuta”. L’iter è stato ripreso dopo che al terzo avanzamento dei lavori, come da cronoprogramma, venne fuori un contenzioso tra l’impresa esecutrice ed il Comune, che bloccò il cantiere fino ad oggi, lasciando la struttura abbandonata, in attesa di una possibile ripresa.
Nel 2007 il ministero ripartì le somme ai Comuni colpiti dal sisma della Valle del Belìce del ’68 e assegnò a Calatafimi 600 mila euro per il completamento della chiesa a Sasi. Somme che adesso potranno finalmente essere spese. Insieme al luogo di culto, si provvederà al rifacimento di prospetti e parti comuni nei lotti E ed F che interessano appunto 32 alloggi popolari.