Brevi

Calcio Catania: Sigi, non più di 4 giorni a Tacopina per decidere

“La proposta che ci è arrivata venerdì è impossibile da realizzare”. Così Sigi, società proprietaria del pacchetto azionario del Calcio Catania sulla nuova offerta formulata da Joe Tacopina dopo la decadenza del contratto preliminare firmato nello scorso gennaio, non interrompendo definitivamente il dialogo con l’avvocato italoamericano. “Non chiudiamo la porta a nessuno”, ha detto in conferenza stampa a Torre del Grifo il presidente di Sigi, Giovanni Ferraù, spiegando che “Tacopina è rimasto un po’ alla finestra”. “E’ legittimo – ha aggiunto – ma non è più tempo di offerte condizionate.

Non si può chiedere entro 15-20 giorni l’omologa e il saldo di debiti per 3 milioni di euro. Ho chiesto a Joe di entrare subito nel Calcio Catania, non in Sigi. Bastano 3 milioni per prendersi il 51% e la presidenza salvando il club”. Il tempo, però, stringe e la squadra rossazzurra, la cui dirigenza nel frattempo sta sondando il terreno con riferimento al possibile ingresso di ulteriori soci, va iscritta al prossimo campionato di Serie C.

“Da qui a metà giugno – ha spiegato Ferraù – serviranno 4 milioni. L’unica soluzione è l’ingresso di un investitore nel Calcio Catania. Sigi ha investito 6 milioni, ma non vuole un euro. Siamo pronti a perdere tutti i soldi versati di fronte a un investimento serio e immediato”. “Non possiamo dare a Tacopina – ha concluso – un termine superiore a 4 giorni: gli chiediamo un’ulteriore proposta che preveda l’immissione immediata di denaro nel Calcio Catania. Aspettiamo una risposta chiara e senza condizioni, dopo lo quale cominceremo a programmare il futuro senza di lui”.