La Juventus ha vinto ieri sera il suo nono scudetto di fila, la Lazio ha ritrovato l’ispirazione giusta, stravincendo a Verona con una tripletta dello scatenato Immobile e agganciando l’Atalanta, a un punto dall’Inter.
I bianconeri hanno conquistato il titolo – il trentaseiesimo della sua storia – con due giornate di anticipo sulla fine del campionato, grazie al successo per 2-0 sulla Sampdoria, con reti di Cristiano Ronaldo e Bernardeschi.
Negli spogliatoi dell’Allianz Stadium è subito partita la festa, tra i più scatenati c’è Maurizio Sarri: il tecnico è stato prima imbrattato con lo spray da barba da Cuadrado, poi ha stappato e bevuto lo spumante.
Si tratta del suo primo titolo da allenatore in Italia, così come è il suo trofeo sulla panchina della Juventus dopo le sconfitte in finale di Supercoppa Italiana e di coppa Italia, rispettivamente contro Lazio e Napoli.
Intanto la volata per il secondo posto si fa incandescente e Immobile si porta a 34 gol, miglior risultato all time di un calciatore italiano, a due gol dal record di Higuain.
La Roma, intanto, fortifica il suo quinto posto, che vale l’Europa League senza preliminari, superando la Fiorentina 2-1 con due rigori di Veretout, il secondo discutibile.
La serie A comincia a chiarire molti enigmi.
Il Lecce perde a Bologna e si avvicina alla retrocessione perché il Genoa dista quattro punti.
A due giornate dalla fine anche la volata salvezza sembra giunta al capolinea. Fa meno male al Genoa il duro ko interno con l’Inter perché il Lecce soccombe nella sfida spettacolare col Bologna. Non serve a niente recuperare due gol, perché Barrow sigla il ko allo scadere. Ora sarà dura recuperare 4 punti in 180′.
Approdano alla salvezza anche l’Udinese, che vince a Cagliari, e il Torino che pareggia in casa della Spal.
Inzaghi, come detto, ritrova la sua Lazio nel rush finale, sbanca Verona con uno spietato 5-1 e il secondo posto ritorno in gioco.