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Calcio, l’Italia travolge il San Marino e ricorda Burgnich

L’Italia ha travolto ieri sera San Marino con sette reti a zero nell’amichevole giocata a Cagliari nell’ambito della preparazione per gli Europei.

Gli azzurri hanno sbloccato il risultato con Bernardeschi e poco dopo raddoppiato con Ferrari. Nella ripresa, hanno accelerato, dilagando con la rete di Belotti e le doppiette di Politano e Pessina.

Prima dell’inizio della gara è stato osservato un minuto di raccoglimento per la tragedia della funivia al Mottarone e per la scomparsa di Tarcisio Burgnich.

“Mi ha fatto giocare in Serie A a Bologna quando avevo 16 anni – ha detto il ct della Nazionale, Roberto Mancini – un campione, una persona straordinaria e per bene: per me è un grande dispiacere, un tecnico che ti fa esordire in A rimane nel tuo cuore per sempre”.

“Nel secondo tempo – ha detto Mancini parlando dell’incontro – siamo andati meglio, siamo stati più aggressivi, abbiamo lasciato poche possibilità di giocare e siamo stati più veloci nei passaggi. Era importante questo, a parte il risultato che era scontato. Per la lista abbiamo un paio di scelte che ci mettono un po’ un difficoltà, tra un paio di coppie di giocatori bravissimi”.

Il tecnico azzurro ha parlato poi di Bernardeschi, “che ha sempre fatto bene con noi. È uno di quelli che ci ha aiutato a qualificarci, non abbiamo nulla da dire. È sempre stato una certezza”, e poi di Kean, un po’ in ombra: “Ha preso una botta subito, per questo è uscito a fine primo tempo. Ha dei margini di miglioramento enormi, basta vedere quello che ha fatto al Psg. E’ un giocatore importante”.

Infine Raspadori, il quale “ha fatto bene negli ultimi tre mesi – ha spiegato il ct -. Avevamo promesso all’Under 21 di darglielo per la partita col Portogallo. Speriamo vada tutto bene, poi vedremo”.

che le doppiette di Pessina e Politano

L’Italia ha travolto San Marino con sette reti a zero nell’amichevole di preparazione in vista degli Europei.

Teatro della goleada azzurra, la Sardegna Arena di Cagliari, dove a segnare sono stati Bernardeschi, Ferrari, Politano, Belotti, Pessina (doppietta), e ancora Politano.