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Calcio, serie A, negli anticipi vincono Juve e Atalanta



L’Atalanta vince 2-1 a Cagliari ieri nell’anticipo serale della 12esima giornata della Serie A e mantiene il quarto posto.

I nerazzurri sbloccano il risultato al 6′ con Pasalic, che appoggia in rete da pochi passi concludendo una pregevole azione corale rifinita da Zappacosta: 0-1.

Il Cagliari soffre ma trova il gol del provvisorio pareggio al 26′, Demiral gestisce male il pallone, la difesa Atalantina si fa sorprendere dal passaggio in profondità per Joao Pedro che davanti a Musso non sbaglia: 1-1. L’Atalanta riparte all’attacco e trova il gol decisivo prima del riposo. Zapata si muove come un centroboa in area sarda, stop a seguire e conclusione di sinistro: 1-2. Il successo consente alla formazione di Gasperini di salire a 22 punti. Il Cagliari, fermo a 6, è sempre ultimo da solo.

Juve-Fiorentina, Cuadrado decide al fotofinish

Prima la Juventus aveva battuto la Fiorentina 1-0 nel match valido per la 12esima giornata della Serie A.

I bianconeri conquistano il successo con il gol di Cuadrado, a segno al 91′ con un diagonale potente che si insacca dopo una deviazione di Biraghi.
La vittoria permette alla Juventus di salire a 18 punti e di agganciare i viola, k.o. al termine della sfida giocata in 10 negli ultimi 20 minuti per l’espulsione di Milenkovic.

La più grande sorpresa di Allegri nell’11 iniziale è la scelta di Rabiot titolare, dopo averlo bacchettato in conferenza stampa il giorno prima. Il francese prende il posto di Bernardeschi. Problemi in difesa, con Bonucci che accusa un affaticamento al flessore e viene lasciato in panchina. Nel riscaldamento Chiellini sente un problema agli adduttori e gioca pertanto Rugani. Fra i pali c’è Perin con Szczesny non convocato per un problema al costato. Diverse assenze anche per la Fiorentina, con Italiano che si presenta però a Torino senza paura e propone una mediana con Torreira regista con Castrovilli e Bonaventura, quest’ultimo alla 300esima presenza in A. Callejon vince in avanti il ballottaggio con Sottil, fiducia a Saponara a sinistra, in mezzo Vlahovic.

La Fiorentina parte bene con un buon palleggio e gioco offensivo nella metà campo avversaria. La Juventus è contratta nei primi minuti, Rugani troppo molle in fase d’appoggio regala ai gigliati la chance di far male, l’intervento provvidenziale di Locatelli salva tutto. Gli ospiti spingono a destra sia con Odriozola che con Callejon, trovando terreno fertile in un Alex Sandro in difficoltà. Di fatto però solo nel finale della prima frazione, con Saponara, Callejon e Vlahovic arrivano le occasioni ma la mira è imprecisa e Perin non deve compiere interventi. Nemmeno Terracciano è particolarmente impegnato.
In avvio di ripresa Allegri cambia Alex Sandro con Pellegrini, il match prosegue sulla falsariga del primo tempo, con le squadre che si equivalgono e pochi reali sussulti. La svolta arriva al 73′ quando Milenkovic compie un fallo ingenuo su Chiesa, ben prima della metà campo: secondo giallo ed espulsione per il serbo. Da segnalare che qualche minuto prima del rosso a Milenkovic era stato espulso Daniel Niccolini, assistente di Italiano.

Da quel momento la Juve prende coraggio: Chiesa fa tremare la traversa al 76′, cinque minuti più tardi Morata va in gol ma l’urlo rimane strozzato dal fuorigioco. Alla fine la decide Cuadrado, entrato da poco per Rabiot. Il colombiano è l’uomo del destino, affonda sulla destra, finta su Biraghi e scarica in porta da posizione defilata, colpendo sul primo palo Terracciano complice la deviazione leggera proprio del terzino. Sipario.