Calderone “Tuteliamo più fragili, qualcuno soffia su disagio sociale”

ROMA (ITALPRESS) – “In relazione alle misure di superamento del reddito di cittadinanza, le misure introdotte da questo Governo con il decreto Lavoro, in particolare l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro, sono volte a tutelare le persone e i nuclei con fragilità, nonchè a sostenere i soggetti, di età compresa tra i 18 e i 59 anni, appartenenti a nuclei vulnerabili nella ricerca di un’occupazione”. Lo ha detto il minisro del Lavoro, Marina Calderone, rispondendo a un’interrogazione al question time alla Camera. “Con riferimento alla sospensione del reddito di cittadinanza per chi ha già fruito di 7 mensilità e dei riflessi del nuovo impianto normativo, alcune regioni hanno evidenziato di aver già avviato una proficua collaborazione con le sedi territoriali dell’Inps” ha aggiunto. “Per quanto riguarda, invece, i nuclei in condizione di fragilità particolare, i servizi sociali hanno già avviato la fase della valutazione multidimensionale successiva alla presa in carico, avvenuta, sin dai primi giorni del mese di luglio, per 88.000 soggetti. Successivamente questa platea, dopo una fase transitoria nella quale continuerà a percepire il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, beneficerà, senza alcuna interruzione, dell’assegno di inclusione, a partire da gennaio 2024”, ha spiegato il ministro. “Il decreto Lavoro dispone che i percettori di reddito di cittadinanza non attivabili al lavoro, per i quali venga comunicata la presa in carico da parte dei servizi sociali entro il termine di 7 mesi e, comunque, non oltre il 31 ottobre, potranno continuare a fruire del beneficio fino al 31 dicembre 2023”, ha osservato Calderone. “Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è concentrato con attenzione ed estrema scrupolosità. Questo Governo, attraverso l’incentivo al lavoro e il sostegno necessario ai nostri concittadini più fragili, impiega ogni ora del suo tempo per contrastare e ridurre quel disagio sociale su cui qualcuno soffia, cercando di costruire dissenso”, ha concluso.
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