Il mese di luglio 2023 è stato il più caldo di sempre e ciò ha comportato un forte aumento dei rischi legati alla salute e alla mortalità, in particolare in Sicilia. Lo certificano i dati contenuti all’interno del bollettino climatico del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service/ECMWF)1 che è stato ripreso dal Ministero della Salute.
In base al report, che prende in considerazione il periodo compreso tra il 1° luglio 2023 e il 4 agosto 2023, le ondate di calore che hanno colpito l’Italia e altri Paesi del Sud Europa “sono state molto intense e prolungate” a tal punto da caratterizzare “quasi il 40% dei giorni del mese” da un “indice moderato-alto di stress da caldo”.
Il grande caldo, com’è noto, ha aggredito anche la Sicilia, comportando situazioni climatiche estreme nell’Isola. Le principali città siciliane hanno dovuto fronteggiare non pochi problemi causati dall’ondata di calore intensa, così come accaduto a Catania a Palermo dove si sono registrati enormi difficoltà legate ai frequenti black-out elettrici e idrici, oltre ai numerosi incendi che hanno distrutto ettari di macchia mediterranea e non solo.
I risultati del bollettino, inoltre, sottolineano “un eccesso di mortalità nelle città del Centro-Sud di oltre 500 decessi nella popolazione anziana (+9% rispetto all’atteso) e una mortalità inferiore all’atteso nelle città del nord”.
“Incrementi elevati della mortalità – si legge ancora – sono stati registrati a Reggio Calabria e nelle città della Sicilia dove in concomitanza con le condizioni di rischio climatico si sono registrati incrementi dell’inquinamento atmosferico associato agli incendi che hanno interessato diverse aree”.
In particolare, al Centro-Sud “le condizioni di rischio si sono protratte dall’8 luglio fino al 24- 25 luglio” e “i picchi di temperature apparente massima (o temperatura massima percepita) superiori ai 40 gradi sono stati registrati in città dell’Isola come Messina e Palermo“.
Sempre al Meridione, rispetto al Nord Italia, è stata evidenziata “una mortalità superiore all’atteso” specialmente nella fascia d’età 75-84 anni e over 85 “che a partire dall’ultima settimana è rientrata nei valori medi di riferimento”. Allo stesso tempo, nella fascia d’età 65-74 anni il tasso di mortalità “continua a essere lievemente superiore all’atteso”.
In riferimento all’eccesso di mortalità causato dalle ondate di calore, in Sicilia si registrano dati allarmanti. In particolare è la città di Catania a registrare l’incremento maggiore in termini percentuali, con il dato del +35%. Consistente anche il tasso di Palermo, dove è stato registrato un eccesso di mortalità del 30%. A seguire si trova la città di Messina, con un incremento del 20%.
Per quanto concerne le altre città del Meridione, il report parla di “incrementi statisticamente significativi” nelle città di Campobasso (+53%), Napoli (+10%), Bari (+42%) e Reggio Calabria (+61%). Situazione opposta al Nord Italia, dove si “conferma in diverse città una mortalità inferiore all’atteso”, con un decremento del -13%.