Il calo delle bollette del gas è un primo segnale per imprese e famiglie costrette a fare i conti per troppo tempo con costi energetici fuori controllo.
E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al taglio del 2,1% degli oneri a luglio rispetto a giugno annunciato dall’Arera. La spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – si sottolinea – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare.
Il costo dell’energia – continua l’associazione – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare. La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre l’11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea.