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Caltagirone, rogo devasta Kalat impianti, il sindaco “Atto criminale”

“Se la sua natura dolosa dovesse essere confermata, si tratterebbe di un atto criminale di inaudita gravità, da cui deriverà, purtroppo, un danno ai cittadini dei 15 Comuni del Calatino serviti dall’impianto in questione, a causa dei maggiori costi che potranno scaturire dal conferimento dei rifiuti altrove”. Lo afferma il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, da diverse ore presente sui luoghi, in relazione al devastante incendio, di probabile matrice dolosa che, divampato all’una circa di stanotte e ancora in corso, ha distrutto, rendendolo totalmente inutilizzabile, l’impianto di selezione della frazione secca dei rifiuti di Kalat Impianti, nella zona industriale di Caltagirone. Da accertare, da parte dell’Arpa, le dimensioni del danno ambientale.

“Ho immediatamente avvisato – aggiunge Ioppolo – il presidente della Regione Nello Musumeci, che si è subito reso disponibile ad affrontare le conseguenze del rogo. E’ probabile che lo stesso presidente e l’assessore regionale ai Rifiuti, Daniela Baglieri, giungano qui nelle prossime ore per seguire ancora da piu’ vicino l’evoluzione della grave e complessa situazione e assumere le iniziative del caso”.

“La Regione deve intervenire subito con aiuti economici per ripristinare gli impianti di Kalat impianti, gravemente danneggiati dall’incendio di questa mattina”, dice il deputato del M5S all’Ars, Francesco Cappello, che, assieme ai suoi colleghi 5 stelle della commissione Ambiente, presenterà nelle prossime ore una richiesta di audizione urgente del presidente delle Regione Musumeci, dell’assessore all’Energia e rifiuti Baglieri e dei sindaci del calatino, oltre che dei vertici dell’azienda, la cui operatività potrebbe risultare gravemente compromessa dal recente rogo.

Rammaricati per l’accaduto alla struttura anche i deputati del calatino alla Camera, Gianluca Rizzo ed Eugenio Saitta, che monitoreranno la situazione da Roma attraverso il ministero competente.