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Canicattì, promettevano lavoro in base militare ma era una truffa

I carabinieri di Canicattì, coordinati dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e dal sostituto Giulia Sbocchia, hanno notificato un avviso di conclusione delle indagini a tre persone che hanno messo a segno una maxi truffa ai danni di circa 160 cittadini che sono stati raggirati per ottenere un posto di lavoro in una fantomatica base militare della Difesa, dietro pagamento di una tangente mascherata da contributo spese.

In tre avevano messo in piedi – secondo l’accusa – una organizzazione criminale creando una macchina ben oleata che utilizzava abusivamente nomi, simboli e carta intestata del Ministero, arrivando talvolta a rilasciare dei falsi tesserini identificativi. Le indagini proseguono per identificare le altre vittime della truffa ed altri eventuali complici. (ANSA).