SIRACUSA – Al via il progetto “La grande eredità” del Sistema Rete museale iblei, di cui il Comune di Canicattini Bagni è capofila, che coinvolge anche i Comuni dell’area montana. Il progetto si prefigge di conservare la memoria, la storia, i beni e le opere dei maestri del passato, per tramandare questo straordinario e unico patrimonio culturale e identitario alle giovani generazioni, per costruire il futuro.
Il progetto, è stato selezionato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, ed ha preso il via a Canicattini Bagni attraverso il Museo Tempo (Museo del Tessuto, dell’Emigrazione e della Medicina Popolare), ed ha visto protagonisti gli studenti del locale Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, sezione staccata di Floridia.
Si è iniziato da Canicattini Bagni con il ricordo di Salvatore Cultrera, maestro scalpellino e pittore, che ha lasciato un vasto patrimonio artistico in città e in tanti Comuni della provincia e della Sicilia, dalle abitazioni private alle opere pittoriche della Chiesa Madre, nonché delle opere in pietra da taglio per le cappelle gentilizie del cimitero monumentale canicattinese. Alla presentazione del progetto hanno preso parte l’assessore alla Cultura e alle Attività museali del Comune di Canicattini Bagni, Sebastiano Gazzara, la consigliera comunale, Claudia Monteforte, la dirigente scolastica, Rita Spada, la docente, Rita Palermo, il presidente e la coordinatrice del Sistema Rete Museale Iblei, Paolino Uccello e Cetty Bruno, il figlio del Maestro Cultrera, Giuseppe, e gli operatori del Museo Tempo.
La “Grande eredità” guarda così, come voluto dal sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, chi negli anni ha lavorato per costruire questa rete di “saperi” che sono il Sistema Rete Museale Iblei e il Museo Tempo, all’incontro fra generazioni diverse tramite una innovativa forma di trasmissione delle conoscenze e di questo patrimonio culturale – identitario, quella orale, con al centro il racconto diretto dei testimoni del tempo.
“Il progetto si pone l’obiettivo di rinnovare l’identità territoriale – ha spiegato la coordinatrice del Sistema Rete Museale Iblei, Cetty Bruno – fornendo una educazione di qualità, equa ed inclusiva, in quattro tempi: il tempo dell’incontro, il tempo del racconto, il tempo del lavoro, il tempo della condivisione, da realizzare nell’arco di un anno solare, dall’aprile 2023 all’aprile 2024. Valorizzando la grande eredità culturale che appartiene alle comunità dell’Altopiano siracusano: Buccheri, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Floridia, Noto, Solarino, Sortino, Palazzolo Acreide”.
“Si tratta di un territorio già riconosciuto dalla Regione Siciliana come Ecomuseo degli Iblei – ha aggiunto il suo presidente, Paolino Uccello – nel quale l’eredità materiale e immateriale esistente è capace di dimostrare unicità ed esprimere grandi potenzialità nel tempo. Essa rappresenta un legame con il passato ma, soprattutto, un motivo di continuità nel presente e nel futuro, riflettendosi nellintera società”.
Dinamiche relazionali fra generazioni, pertanto, quelle che prendono vita con il progetto “La grande eredità” per sensibilizzare i giovani verso i beni culturali, spingendoli ad una partecipazione attiva verso la loro tutela e la conoscenza del territorio, insieme a nuove narrazioni in grado di rinnovare la storia locale, attualizzandola.
In ciascun Comune che ha aderito al progetto si svolgeranno le attività progettuali didattiche, che prevedono il coinvolgimento di un consistente numero di figure con competenze precise del contesto che si vuole far conoscere.