Non viene prorogato in legge di bilancio il taglio del canone Rai che, con la scorsa manovra, era passato da 90 euro a 70 euro per l’anno 2024. Nel testo, firmato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e inviato poco dopo alla Camera, non è, infatti, presente alcun riferimento alla norma, che era stata invece annunciata in conferenza stampa dal governo lo scorso 16 ottobre, dopo il via libera del Cdm alla legge di bilancio. Un eventuale proroga potrebbe trovare comunque spazio attraverso un emendamento nel corso del passaggio in Parlamento.
Tra i capitoli più attesi di questa manovra, quello sul riordino delle detrazioni fiscali, con un primo assaggio di quoziente familiare per i nuclei con reddito sopra i 75mila euro. Secondo il testo, oltre quella soglia di reddito i figli diventano un fattore determinante con cui calcolare gli oneri e le spese ammessi in detrazione.
L’ammontare infatti viene calcolato moltiplicando l’importo base, determinato in corrispondenza del numero di figli. L’importo base è pari a 14.000 euro, se il reddito complessivo del contribuente è superiore a 75 mila euro, e a 8mila euro se superiore a 100mila euro.
In base al ddl, il coefficiente da utilizzare nelle detrazioni delle famiglie è pari a 0,50 in assenza di figli, 0,70 se nel nucleo familiare è presente un figlio, 0,85 con due figli e 1 se nel nucleo familiare sono presenti più di due figli. Ad esempio, nel caso di un reddito pare a 78mila euro e nessun figlio, l’ammontare delle detrazioni sarà fino a 7mila euro, mentre sarà pari al totale di 14mila nel caso di tre (o più) figli.