PALERMO – Arrivano al capolinea gli Avvisi 1 e 2 per lo svolgimento dei nuovi cantieri di servizio. Per il primo, sono 68 i Comuni ammessi, mentre 62 sono quelli non ammessi. Sono stati pubblicati gli elenchi definitivi, che mostrano una situazione ancora in aggiornamento. Sono soltanto 29, infatti, gli Enti che hanno completato le procedure di caricamento dei dati e della documentazione sulla piattaforma Caronte, mentre tutto il resto dell’elenco risulta inadempiente.
I non ammessi a finanziamento, ben 62, lo sono per diversi motivi: molti non fanno parte del piano di riparto già pubblicato a suo tempo nel 2018, altri hanno ricevuto la revoca dei cantieri di servizi nel 2022; in ultimo, alcuni non hanno firmato digitalmente l’istanza.
“Considerato che le risorse disponibili non consentono una ripartizione delle somme fra tutti i Comuni ammessi – si legge nel decreto di pubblicazione dell’elenco – i finanziamenti saranno concessi con il criterio delle istanze a sportello tra gli aventi diritto fino ad esaurimento delle risorse”.
Successivamente, quindi, saranno individuati i Comuni ammessi al finanziamento e contestualmente saranno impartite le istruzioni, le modalità e i tempi per la redazione e presentazione dei progetti esecutivi, per poter finalmente procedere ai lavori.
“Resta inteso – si legge ancora nel decreto – che con le eventuali economie che si renderanno disponibili saranno finanziati ulteriori cantieri di servizi scorrendo l’elenco degli ammessi in ordine cronologico”.
I fondi disponibili andranno spesi per prolungare, per un periodo massimo di tre mesi, i cantieri di servizi già avviati e in corso, allo scopo, come si legge nell’avviso, di “contrastare gli effetti della crisi economica che investe in particolare le fasce più deboli della popolazione e per mitigare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale scaturenti dalla carenza di opportunità occupazionali e dall’attuale stato di emergenza pandemica causata dal Covid-19”.
I fondi messi a disposizione dalla Regione, infatti, fanno parte di quel pacchetto di risorse europee del Piano di azione e coesione 2014-2020 per la “Promozione dell’occupazione e dell’inclusione sociale”. Nella pratica, si tratta di un programma di lavoro, utile a integrare e supportare la normale attività dei servizi comunali, che vadano nel contempo a pescare nelle fasce di popolazione con maggiori difficoltà economiche o condizioni di disagio sociale, per fornire supporto e sostegno economico.
L’elenco dell’Avviso 2, invece, vede l’ammissione di 238 Comuni, mentre in 23 non sono stati ammessi. Anche in questo caso, appena 9 hanno le carte in regole, mentre il resto non ha caricato i documenti sulla piattaforma Caronte.
L’avviso è rivolto ai Comuni con popolazione fino a 150 mila abitanti. Si tratta di una misura di politica attiva, rivolta agli Enti pubblici, per iniziative di carattere temporaneo e straordinario, che prevedono l’inserimento di persone disoccupate in attività di servizio pubblico.
Una scelta dell’assessorato per fornire una boccata d’ossigeno per molti Comuni e, conseguentemente, per le persone senza lavoro. In particolar modo in questo preciso momento storico, per sostenere quella parte della popolazione che si trova in condizioni di difficoltà economiche.
Hanno avuto priorità le istanze presentate da quei Comuni che abbiano completato i cantieri di lavoro già finanziati e che abbiano implementato il sistema informativo Caronte con i dati relativi agli stessi.