Si preannuncia una seconda parte di estate caldissima. Continuano infatti i disagi dovuti ai ritardi e cancellazioni nei voli, aggravi dal malcontento dei dipendenti delle compagnie aeree Ryanair e Malta Air, della società CrewLink e dei controllori dell’Enav- Che hanno protestato, in particolare, per l’articolo 203 del Decreto Rilancio sull’applicazione dei minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo per il quale i vertici dei sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti hanno chiesto un tavolo di confronto con le compagnie aeree low cost al governo nazionale. A ciò si sono aggiunti anche i licenziamenti subiti dai lavoratori e, per quanto riguardano nello specifico i controllori dell’Enav, l’esiguità dell’organico nel quale si trova a operare l’ente in un periodo di grande ripresa del traffico aereo.
L’incontro al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili alla presenza delle organizzazioni sindacali, dei gestori aeroportuali e delle associazioni dei vettori low cost, Enac ed Enav, lascia ancora parecchi dubbi. Da parte della Filt Cgil, della Fit Cisl, della Uiltrasporti e dell’Ugl Trasporto Aereo è stata notata la disponibilità del Ministero per la convocazione di un tavolo ad hoc con tutti i vettori delle compagnie low cost. La mancanza di risposte riguardo a problematiche come il rispetto dell’articolo 203 del Decreto Rilancio o il rinnovo dei contratti e degli adeguamenti salariali ha però portato i vertici delle organizzazioni sindacali a prevedere la ripresa delle mobilitazioni nel prossimo autunno.
Lo sciopero dello scorso 17 luglio ha però avuto delle ripercussioni anche su coloro che avevano acquistato i biglietti e che hanno visto i loro voli cancellati. Come evidenziato da Confconsumatori Sicilia. Anche il segretario nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, ha sottolineato come lo sciopero abbia portato alla ricezione di numerose segnalazioni da parte degli utenti per le quali si stanno effettuando le verifiche per avviare le richieste di rimborso e di risarcimento dei danni.
Un peggioramento della situazione non è però escluso, in quanto “spostarsi in aereo – ha detto a noi Tanasi – sta diventando un lusso per ricchi, e la situazione rischia di peggiorare nelle prossime settimane sia sul fronte dei collegamenti, a causa della raffica di cancellazioni, sia su quello delle tariffe. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio caos sul fronte del trasporto aereo. Le tariffe dei voli sono letteralmente impazzite, con i biglietti aerei europei rincarati del 139% rispetto al 2021 e i voli internazionali che costano il 124,1% in più. Una situazione che peggiorerà nelle prossime settimane, perché le tante cancellazioni operate dalle compagnie aeree faranno lievitare ulteriormente i prezzi dei voli ancora disponibili, rendendo il trasporto aereo un lusso per ricchi. Non solo. I vettori aerei stanno subendo danni economici enormi, perché il taglio di migliaia di voli comporta da un lato minori incassi sulla vendita dei biglietti, dall’altro l’obbligo di rimborsare e concedere indennizzi ai passeggeri coinvolti, per un impatto stimato al momento in circa 7 miliardi di euro e destinato ad aumentare sensibilmente. Una situazione che potrebbe mandare in default le società aeree più piccole, come già avvenuto di recente, e trascinare con se migliaia di utenti che rischiano di perdere quanto pagato per i biglietti. In tale contesto i passeggeri non possono più godere delle conciliazioni Adr (Alternative Dispute Resolution) avviate tra compagnie aeree e associazioni dei consumatori, a causa della recente decisione dell’Antitrust che ha ridotto i diritti dei viaggiatori”.
Giuliano Spina