Circa 200 presidenti di seggio sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per il caos avvenuto ieri durante le elezioni amministrative a Palermo.
Sul caso la Procura del capoluogo regionale ha aperto un fascicolo. A coordinare l’inchiesta su quanto accaduto è il procuratore aggiunto Sergio Demontis.
Ieri, giorno di elezioni a Palermo sia per il rinnovamento dell’amministrazione comunale che per il referendum sulla giustizia, molti presidenti di seggio non si sarebbero presentati per l’insediamento. Un fatto ritenuto “gravissimo” dal Ministero dell’Interno e che ha provocato non pochi disagi agli elettori.
La Digos sta raccogliendo una serie di dati, tra cui i certificati medici dei presidenti che non si sono recati al seggio.
Tra le ipotesi di reato da accertare per i circa 200 presidenti di seggio segnalati ci sono l’interruzione di pubblico servizio, il rifiuto di atti d’ufficio e la violazione delle legge elettorale del 1960.
Sono giornate veramente difficili per il capoluogo regionale. Prima del problema legato alle elezioni amministrative, infatti, c’era stato lo scandalo mafia-politica. Questo, la scorsa settimana, ha portato all’arresto di Francesco Lombardo, il candidato al consiglio comunale di Palermo per Fratelli d’Italia, e del boss Vincenzo Vella. Per i due l’accusa di scambio elettorale politico mafioso. Domani mattina si terrà l’interrogatorio di garanzia per l’ex candidato a Palermo.