Trasporti

Caos Regione-Ast, disagi per gli studenti: restituite due tratte importanti in Sicilia

Per adesso la 718 e la 664, ma già a partire dall’inizio della prossima settimana potrebbero aggiungersi la 680 e la 789. Sono i numeri delle tratte che la Regione Siciliana ha già restituito, o è in procinto di farlo, all’Azienda siciliana trasporti dopo il caos delle scorse settimane con numerose corse soppresse e centinaia di studenti rimasti a terra proprio in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico.

Un flop che aveva portato il governo Schifani ad agire d’imperio, sollevando dal servizio la società partecipata – nel cui destino dovrebbe esserci la trasformazione in soggetto in house – dal compito di garantire i collegamenti extraurbani e trasferendo l’onere sui soggetti privati che operano nel settore. “Imposizione emergenziale di obbligo di servizio pubblico”, è stata la formula usata dall’assessorato guidato da Alessandro Aricò. Nel giro di una decina di giorni, però, è arrivato un parziale dietrofront. Ancora limitato nelle proporzioni, ma comunque indicativo del fatto che la portata dell’emergenza, che sulla carta sarebbe potuta andare avanti fino all’inizio della prossima primavera, potrebbe essere presto circoscritta.

Venerdì, infatti, sono arrivati due decreti, a firma del dirigente generale Salvatore Lizzio e del dirigente ad interim del servizio 1 Carmelo Ricciardo, con cui si revocano le precedenti disposizioni e si annuncia il ritorno dell’Ast in due percorsi ricadenti nelle province di Palermo e Ragusa. 

Caos Regione-Ast, le nuove modifiche

Le tratte interessate dai decreti sono la 718 Mezzojuso-Villafrati-Godrano-Corleone e la 664 Modica-PozzalloIspica-Modica-Ragusa. L’indicazione di sostituirsi all’Azienda siciliana traporti, con la possibilità di incassare gli introiti dei biglietti e ottenere un corrispettivo di 1,45 euro a chilometro, erano state date nel primo caso alla Lg Tour, cooperativa con sede a Corleone, mentre nel secondo alla Etna Trasporti di Catania. 

Entrambe le società, adesso, dovranno farsi da parte e lasciare il posto all’Ast, che, come riportato nei provvedimenti, “ha manifestato la disponibilità al subentro nel servizio di trasporto extraurbano”.

Caos Regione-Ast, cosa è cambiato

“In questi giorni abbiamo lavorato sodo per riuscire a ripristinare quanti più mezzi possibile e ritornare a svolgere il servizio. Già i primi risultati si vedono, andremo avanti in questa direzione”. A esprimersi così è il neopresidente dell’Ast Alessandro Virgara. Commercialista palermitano, Virgara è da poche settimane ai vertici dell’azienda. Una nomina arrivata su indicazione dell’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino e il benestare del presidente Renato Schifani. “Abbiamo verificato – continua Virgara, contattato dal Quotidiano di Sicilia – quali mezzi potevano essere ripristinati in breve tempo e ciò ci ha consentito di comunicare alla Regione la disponibilità a riprendere da dove avevamo lasciato. Va detto che i disservizi che ci sono stati, per quanto dipendano inevitabilmente dai problemi con il parco mezzi di Ast, sono anche collegati a un aumento della domanda. Le tratte che un tempo si riuscivano a coprire con una corsa oggi necessitano di due o anche tre mezzi”. Virgara annuncia altre due tratte: “Possiamo dare per imminente il rientro di Ast nella tratta Solarino-Floridia-Siracusa e in quella che interessa il Ragusano e nello specifico la linea 680 che collega Santa-Croce Camerina, Playa Grande, Donnalucata, Modica e Ragusa”.

Caos Regione-Ast, il noleggio dai privati

Per quanto gli interventi per ripristinare alcuni mezzi abbiano portato a risultati tangibili, Ast non potrà rinunciare dal noleggio di autobus di proprietà di aziende private. L’intenzione era stata già annunciata dopo la polemica sulle corse soppresse nei giorni in cui in tutta l’isola le scuole hanno riaperto i portoni e aveva portato alla pubblicazione di un avviso per sondare il mercato. Un’iniziativa che era stata criticata dal partito Sud chiama Nord – all’opposizione all’Ars – perché giudicata vaga. Stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, sono due le offerte che sono state presentate. La prima da parte del Consorzio Sicilia in Bus, che mette insieme oltre una ventina di aziende, e la seconda da parte del consorzio laziale Cbn. “Avremo bisogno di una decina di mezzi”, conclude Virgara.

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