SIRACUSA – Presso il salone Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio si è svolta l’assemblea generale del Comitato cittadino per la candidatura di Siracusa a “Capitale italiana di Cultura 2024”.
L’incontro è servito per discutere e mettere a punto l’audizione pubblica con il ministero della Cultura che si terrà il prossimo 4 marzo ed alla quale Siracusa parteciperà in qualità di “Città Finalista”. In quella circostanza il Comitato promotore avrà un’ora di tempo (mezz’ora autogestita e mezz’ora di domande e risposte) per convincere che la città di Siracusa, al di là del patrimonio e della storia ineguagliabile, ha risorse, professionalità e competenze per mettere in campo iniziative coerenti e organiche di sviluppo culturale che guardano al futuro.
Nel corso dell’assemblea sono anche state illustrate le linee guida del “Dossier per Siracusa 2024” con il dettaglio degli eventi e degli interventi programmati. Presenti tutti i protagonisti attivi della redazione del dossier in rappresentanza di Istituzioni ed associazioni.
I lavori sono stati coordinati dal sindaco, Francesco Italia, dall’assessore comunale alla Cultura, Fabio Granata, dal direttore di Federculture, Umberto Croppi, e dall’amministratore delegato di Civita Sicilia, Renata Sansone.
“Siracusa diventerà un polo culturale di assoluto rilievo internazionale, un vero e proprio forum della cultura – ha detto il sindaco Italia -. Il dossier è fatto di progetti concreti che comunque saranno in gran parte realizzati a prescindere dall’esito della candidatura”.
“Lavoreremo – ha aggiunto il primo cittadino – affinché ciò accada e sapendo che nel 2024 saremo la prima città d’Italia a ospitare il congresso mondiale della guide turistiche. Avremo gli occhi di tutti gli operatori del settore puntati. Di ciò dobbiamo ringraziare Carlo Castello, Elisa Ottaviano e l’Associazione guide turistiche di Siracusa, che ci hanno coinvolti nell’impresa, ma dovremo essere all’altezza per sfruttare questa grande occasione”.
“Abbiamo svolto un lavoro – ha dichiarato l’assessore Granata – che comunque tornerà utile per molti anni ancora. Sono state elaborate idee alle quali dobbiamo impegnarci fin da subito, nella marcia di avvicinamento al 2024”.
“Abbiamo il desiderio – ha aggiunto l’assessore – di realizzare una città rinascimentale, cioè di una Siracusa capace di rinnovarsi ma che per farlo deve riuscire a trattenere i suoi giovani fornendo opportunità affinché non partano e possano realizzarsi qui mettendo a disposizione della comunità le loro idee”.
“Sarà importante – ha detto il direttore di Federculture, Croppi – puntare sulla qualità dei progetti che devono avere alcune precise caratteristiche: coralità, praticabilità e capacità di durare ben oltre il 2024”.
“Sarà un’offerta culturale diversificata – ha aggiunto l’amministratore delegato di Civita Sicilia, Sansone, – e dunque accessibile a tutti dal punto di vista dei contenuti oltre che dal punto di vista fisico”.
Nel dibattito sono intervenuti Antonio Risuglia (La città che vorrei); Corrado Bonfanti e Fulvia Toscano come rappresentanti di due enti partner dell’iniziativa, il Distretto culturale del sudest e il Parco archeologico di Naxos; il filosofo Roberto Fai; Vittorio Pianese, del Patto di responsabilità sociale; Giuseppe Rosano di Noi Albergatori; la dirigente scolastica Teresella Celesti; l’ex soprintendente ai Beni culturali di Siracusa, Mariella Muti.